IL VICE PRESIDENTE DELL’ATO IDRICO RISPONDE A VITO BONO: “NON CI HA INVIATO NESSUNA RICHIESTA DI SOPRASSEDERE ALLA DISCUSSIONE DELLE TARIFFE”

Il vice presidente dell’Ato Idrico e sindaco di Caltabellotta, onorevole Calogero Pumilia, in merito a quanto dichiarato dal sindaco di Sciacca Vito Bono (pubblicato nel nostro giornale con apposito articolo) e cioè che “sia stato poco opportuno giungere a una decisione non programmata senza la presenza del sindaco del Comune di Sciacca”, dichiara:

“La riunione del Consiglio di Amministrazione dell’Ato Idrico- dice il vice presidente – era prevista, come è normale, con un anticipo di una settimana e con l’ordine del giorno inviato a tutti i sindaci componenti il Cda. I sindaci che hanno partecipato all’incontro, oltre al Presidente della Provincia, si sono assunte le loro responsabilità per una scelta sicuramente non facile, che può anche essere discutibile. Ciascuno di noi, paradossalmente,  averebbe preferito annullare le tariffe, ma finchè rimane questo sistema attuale bisogna governarlo.

Il Cda ha proceduto, tra l’altro, ad approvare un piano di investimenti per interventi su reti idriche e fognarie che comprende anche la città di Sciacca. In particolare per ciò che riguarda il piano tariffario, e che ha ricadute su tutti i centri abitati e non solo su Sciacca, nessuno chi ha chiesto, neppure telefonicamente, di rinviare la discussione. Il piano, comunque, deve essere sottoposto all’approvazione definitiva dell’assemblea dei sindaci. In quella sede ascolteremo le ragioni di uno dei maggiori rappresentati dei comuni agrigentini, con la consueta attenzione. Per ciò che riguarda l’uscita dall’Ato Idrico, non può essere ignorato il fatto che si tratta di un consorzio obbligatorio. Diverso è il discorso che riguarda la risoluzione contrattuale, per la quale risoluzione o interviene una legge dello Stato, tutt’ora “latitante” rispetto all’esito referendario, o si producono ragioni tali da non dover mettere a rischio i patrimoni comunali, o quelli personali dei sindaci”.

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