Il turismo culturale è la nuova frontiera di crescita della Sicilia (video)
In ritardo rispetto al resto dell’Europa, ma ci siamo arrivati. L’esempio di Gibellina, dove negli ultimi anni è stato recuperato e rilanciato con forza il sogno di Ludovico Corrao di una rinascita della Sicilia e dei luoghi distrutti dal terremoto attraverso l’arte e la cultura contemporanea, deve indurci a riflettere sulle grandi risorse di cui dispone questa magnifica e maledetta terra che è la Sicilia.
Nelle altre nazioni da anni valorizzano il turismo culturale, oggi stanno andando oltre e parlano di turismo lento, valorizzazione dell’ambiente e di turismo esperienziale. In Sicilia, il turismo culturale è anni indietro rispetto al resto d’Europa, ma quello che ieri sera abbiamo visto a Gibellina ci conforta e ci fa pensare che sotto la regia di persone illuminate il gap si può recuperare.
Bellissimo il risultato dell’opera di ristrutturazione del Museo di Arte Contemporanea portata a termine dall’amministrazione comunale di Gibellina grazie alle risorse fornite dalla Regione Siciliana. Il MAC è ora una bella realtà e si candida a diventare uno dei più importanti riferimenti del turismo culturale italiano e siciliano. Gli itinerari internazionali del turismo culturale si sono già tuffati su questa importante novità e Gibellina è pronta a sfruttare questa opportunità.
Ed apprezziamo l’intuizione di chi ha curato l’esposizione, ed in particolare dell’assessore alla cultura e critico d’arte Tanino Bonifacio che all’interno del MAC di Gibellina ha voluto anche cinque mostri sacri dell’arte di Sciacca, Cosimo Barna, Antonino Nacci, Vincenzo Nucci, Franco Gulino e Rosario Bruno, le cui opere sono note in tutto il mondo.
Giuseppe Recca