IL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE DÀ TORTO AL CONSORZIO TRE SORGENTI . GLI IMPIANTI VANNO CONSEGNATI

Come si ricorderà, il Consorzio acquedottistico tre sorgenti aveva proposto un ricorso davanti al Tar contro il Consorzio d’ambito di Agrigento per l’annullamento della nota con cui era stata disposta la consegna al soggetto gestore delle infrastrutture riguardanti la gestione del servizio idrico integrato; ma il difensore del consorzio d’ambito, avvocato Girolamo Rubino, aveva proposto un regolamento preventivo di giurisdizione innanzi la Corte di Cassazione che era stato accolto con indicazione della giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche .

Il Consorzio Tre sorgenti aveva pertanto riassunto il giudizio innanzi il Tribunale Superiore delle Acque pubbliche reiterando le domande già avanzate davanti al Tar. Anche davanti al Tribunale Superiore delle acque pubbliche si è costituito il Consorzio d’ambito territoriale ottimale di Agrigento con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino eccependo l’inammissibilità del ricorso per mancata tempestiva impugnazione degli atti presupposti.

Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, condividendo le eccezioni formulate dall’avvocato Rubino ha dichiarato inammissibile il ricorso condannando il Consorzio anche al pagamento delle spese di giudizio, liquidate in euro 2500, oltre iva e cassa di previdenza forense.

Pertanto, per effetto della pronunzia del tribunale superiore delle acque pubbliche il Consorzio tre sorgenti dovrà consegnare gli impianti al soggetto gestore e dovrà pagare anche le spese di giudizio.

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