IL “TERZO” CASO DI SCIACCA: “CHI HA SPOSTATO LA GRASTA?” INTERROGAZIONE DI BELLANCA E DI PAOLA

Mai un vaso con un accenno di palma ha suscitato tanta attenzione, non solo su Facebook, ma anche con un’interrogazione all’Amministrazione. Il caso desta clamore poichè il vaso fungeva da metodo “tecnologico” per non far accedere veicoli nell’area pedonale di via Garibaldi. In Europa basterebbe un cartello. In verità anche all’inizio della via Garibaldi c’è il cartello, ma qui a Sciacca contabo quanto il due di coppe quando a briscola c’è spada. 

Il vaso, nei giorni scorsi, si “è spostato” tutto sulla destra, consentendo così l’accesso sulla via. Su Facebook è scoppiato il finimondo, anche con indicazioni di sospetti autori. Ma si sa, Facebook è uno strumento di comunicazione moderno, la in esso girano notizie spesso infondate.

Per fare chiarezza, i consiglieri comunali Filippo Bellanca e Simone Di Paola hanno scritto una lettera al sindaco, all’assessore al ramo, al comandante della Polizia Municipale, al dirigente del settore patrimonio. 

“Da alcuni giorni è di dominio pubblico, specie sui social network, una vicenda che, nella sua ordinarietà, impone un chiarimento perché,  se fossero confermati i contenuti della copiosa produzione di dialoghi su Facebook fra assessori e cittadini che ci sono stati trasmessi segnerebbero la misura della distanza fra chi come noi pensa che la legge sia sempre e comunque uguale per tutti e chi, evidentemente, ritiene che la legge sia più uguale per alcuni che per altri, specie quando crea qualche disagio”.

“Ci saremmo aspettati- scrivono nella lettera- che un’Amministrazione, che ogni giorno si riempie la bocca della sua volontà di procedere in direzione della pedonalizzazione di tutto il centro storico, si attivasse immediatamente al fine di ripristinare la collocazione della fioriera, ripristinando l’isola pedonale in Via Garibaldi, facendo altresì chiarezza sulle cause che avevano determinato tali eventi ed attivando i necessari provvedimenti sanzionatori nei confronti dei colpevoli”.

“Noi-continuano i due consiglieri- non vogliamo assolutamente credere alle cose che si dicono su eventuali favori fatti a qualcuno che mal gradiva il fastidio di non poter arrivare a casa con la propria auto; non pensiamo sia in alcun modo possibile che amministratori comunali possano cedere sul terreno della realizzazione del proprio programma politico amministrativo per fare qualche concessione a qualche amico; non possiamo assolutamente credere  he la politica possa arrivare a tanto”.

Ma pensano che ci sia una spiegazione a tutto questo. Bellanca e Di Paola sono convinti “del fatto che se questa fioriera è stata spostata da impiegati comunali ci saranno motivazioni serie e circostanziate che i nostri amministratori sapranno ben spiegare”.

Se fossero stati, invece, ignoti che nulla hanno a che vedere con il comune “siamo certi che le telecamere sapranno scovare i responsabili cosi da far scattare le dovute sanzioni, dal momento che nessuno che non sia autorizzato può mettere le mani su patrimonio comunale”.

“Una cosa non capiamo: perché tanto tempo e perché tanta inerzia?  C’era davvero bisogno che due consiglieri comunali scrivessero per sollevare il problema per una cosa tanto semplice da risolvere? O c’è davvero dell’altro?”, concludono.

 

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