IL TAR ACCOGLIE RICORSO DEL SINDACO SILVIO CUFFARO
Dichiarato ammissibile dal TAR il ricorso incidentale proposto dal Sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro. All’ultima consultazione elettorale svoltasi nel comune di Raffadali per il rinnovo del Cinsiglio Comunale e l’elezione del Sindaco hanno partecipato, nella qualità di candidati alla carica di sindaco, i signori Piero Giglione, che riportava 3763 voti, ed Silvio Marcello Cuffaro, che riportava complessivamente 3768 voti; conseguentemente quest’ultimo veniva proclamato sindaco del Comune di Raffadali avendo riportato il maggior numero di voti validi.
Il candidato Giglione proponeva allora un ricorso davanti al Tar Sicilia, contestando una serie di asserite irregolarità nello svolgimento delle operazioni di spoglio che, a dire della difesa del ricorrente, avrebbero potuto portare alla rettifica del risultato elettorale in favore del ricorrente medesimo e la sua proclamazione a Sindaco di Raffadali.
Si costituiva in giudizio il Sindaco neo eletto dr. Silvio Cuffaro, rappresentato e difeso dagli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, proponendo a sua volta ricorso incidentale, lamentando l’erronea attribuzione in favore del candidato Giglione di un rilevante numero di voti. Gli avvocati Lucia di Salvo e Francesco Stallone, difensori del ricorrente Giglione avevano eccepito la nullità della notificazione del ricorso incidentale,per asserita violazione delle disposizioni afferenti la notificazione mediante posta elettronica certificata (cd. pec).
In un primo momento il Tar aveva disposto una verificazione in contraddittorio intesa ad accertare l’esistenza delle schede contestate dal candidato Giglione secondo le censure dedotte nel ricorso principale e supportate da dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, incaricando per l’espletamento della verifica il Prefetto di Agrigento, con facoltà di delega a un funzionario del medesimo Ufficio territoriale del Governo . Nel corso della verificazione elettorale è emerso che numerose dichiarazioni sostitutive prodotte dai difensori del ricorrente risultavano mendaci , non essendo state rinvenute in alcune sezioni le schede aventi le caratteristiche descritte nelle dichiarazioni sostitutive degli atti di notorietà.
Il sindaco Cuffaro ha presentato un atto di denuncia alla competente Procura della Repubblica , ed in atto risultano indagati i signori Frenda Salvatore, Tuttolomondo Pasquale, Ragusa Veronica, Curaba Francesco, Bruno Eleonora, Pace Salvatore. All’udienza pubblica del 6 ottobre gli Avvocati Rubino e Impiduglia hanno replicato in ordine all’eccezione di nullità della notifica a mezzo pec del ricorso incidentale, citando univoca giurisprudenza del Consiglio di Stato, della Corte di Cassazione a Sezioni Unite e del Consiglio di Giustizia Amministrativa favorevole alla validità della notificazione a mezzo pec,e sottolineando che la costituzione della parte intimata vale a sanare qualsiasi ipotetico vizio di nullità eccepito con effetto retroattivo.
Il Tar Sicilia, Palermo, Sezione Seconda, Presidente il Dr. Cosimo di Paola, Relatore la Dr.ssa Anna Pignataro, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e impiduglia, ha dichiarato ammissibile il ricorso incidentale proposto nell’interesse del Dr. Cuffaro, disponendo ulteriori incombenti istruttori; pertanto, per effetto del supplemento di verifica disposto dal Tar, il distacco di voti tra il sindaco neo eletto ed il ricorrente non eletto potrebbe addirittura aumentare.