Il sogno continua: ok a “Sciacca Resort”. Ma siamo pronti ?

E’ necessario che nella città tutta, dalle istituzioni alle imprese ed ai cittadini, cresca la cultura dell’accoglienza, che non è solo il sorriso al turista, ma anche servizi pubblici funzionali e imprese con servizi e personale di qualità.
SCIACCA. Il consiglio comunale di Sciacca ha approvato all’unanimità la nuova perimetrazione del progetto turistico “Sciacca Resort” di Italia Turismo, che prevede un investimento pubblico-privato in località Monterotondo, lungo la zona orientale della fascia costiera di Sciacca. Un progetto da cento milioni di euro redatto da Italia Turismo, la società del gruppo Invitalia che si occupa di sviluppo e riqualificazione di strutture in campo turistico-ricettivo, con particolare riferimento alle regioni del Sud, oltre 20 anni fa, quando a realizzarlo sembrava dovesse essere la società spagnola Sol Melià. Dopo una serie di difficoltà urbanistiche collegate a ricorsi e ritardi burocratici, la proposta originaria risulta ora modificata, ed i posti letto che prima erano mille, ora solo 720. Resta comunque un grosso investimento e pare che Italia Turismo, che una manifestazione di interesse l’ha già presentata mesi fa, abbia già avuto proposte di privati. Il progetto iniziale, come detto, è stato ridimensionato, ma rappresenta lo stesso un importante investimento sul fronte dello sviluppo turistico lungo la fascia costiera saccense dove è presente anche un altro brand di primo piano dell’accoglienza di lusso, il Verdura Resort di Rocco Forte. Com’è ovvio che sia, non ci sono difficoltà sul fronte politico visto che si apre un nuovo varco per questa opportunità. Lo sviluppo turistico alberghiero è programmato con una volumetria complessiva di progetto di circa 91.000 metri cubici. La cosa più importante è oggi che la città di Sciacca può tornare a coltivare il sogno di allargare l’offerta turistica. Ma non si possono aspettare altri 20 anni per vedere questo sogno concretizzato. E, soprattutto, la città non può presentarsi nello stato attuale se dovesse essere realizzato un altro corposo luogo di accoglienza turistica. E’ necessario fare crescere la cultura dell’accoglienza, che non è solo il sorriso al turista, ma anche servizi pubblici funzionali e imprese turistiche con servizi e personale di qualità.