IL SIMBOLO DELL’INEFFICIENZA
Vi sono alcuni segni che bene descrivono lo stato di efficienza di una macchina amministrativa. Nel nostro caso, il riferimento è il Comune nell’insieme delle sue sfaccettature: burocrazia, amministrazione comunale.
Un binomio che non può prescindere da responsabilità quando un meccanismo si inceppa. Anche il più elementare, banale, come quello dell’apertura di una bretella stradale di appena sette metri. L’esempio eclatante è quello già pronto di tutto punto che consente l’accesso diretto alla contrada Bordea dalla statale 115. Sono trascorsi mesi e mesi ma non si riesce a togliere quella stramaledetta recinzione che vieta l’ingresso.
Questioni di calcoli ingegneristici? No. Questione di pantani burocratici e amministrativi nei confronti dei quali una Giunta municipale, e la sua massima espressione, non riescono a venirne fuori. C’è tutto pronto, compreso l’ok alla stipula del disciplinare tra Anas e Comune.
Abbiamo scritto molto sulla questione, tanto da avere lo stimolo a stufarci. Ma non lo facciamo perché siamo tosti e la resa nel nostro Dna non esiste.
Un mese fa la delibera di Giunta era pronta. Poi, è saltato in evidenza che mancava di un elemento contabile, motivo per cui la Ragioneria non poteva dare lo star bene.
Passano i giorni, passano le settimane. Con esse anche i mesi. Quella bretella di sette metri, che rimane inesorabilmente chiusa, è l’emblema di un meccanismo che non funziona. Un misto amministrativo e politico che va in tilt per un granello di sabbia. Non ci sono scuse, se non prendere coscienza che la determinatezza di un’Amministrazione si spiaggia facilmente, come un cetaceo che perde l’orientamento.
Tutto il resto è noia. Non aveva torto il grande Franco Califano.
Filippo Cardinale