Dov’è finito il paladino della Perriera? Si è convertito sulla via Allende? Paolo si convertì sulla via di Damasco, il consigliere comunale eletto a gran voti dagli elettori della Perriera sembra essere stato fulminato dalla conversione. Un atto di fede tanto forte da renderlo silente. Molto silente. Può darsi che nel popoloso quartiere della Perriera tutti i problemi siano stati risolti, per miracolo? Così non sembra alle migliaia di residenti della Perriera che, anzi, non solo vedono persistere la presenza di tematiche irrisolte, ma le vedono peggiorate.

Eppure, il consigliere comunale Giuseppe Ambrogio, elevatosi a Ghino di Tacco, è stato la spina al fianco delle amministrazioni Bono, Di Paola. Con Vito Bono era in maggioranza ma attaccava costantemente l’Amministrazione per evidenziare i problemi della Perriera. Anche con l’Amministrazione Di Paola iniziò con la maggioranza. Anche in questa consiliatura fu cruento ad evidenziare le tematiche della Perriera. Poi lasciò la maggioranza.

Con l’ultima campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco e Consiglio comunale, Ambrogio è stato eletto nella coalizione politica che ha sostenuto il sindaco Valenti. Doveva entrare in Giunta, così gli aveva promesso il suo referente politico Nuccio Cusumano. Ma nulla accadde. Nel frattempo, però, i problemi alla Perriera permangono e si aggravano: dalle buche alla viabilità, dal randagismo all’incompleta scerbatura, dalla mancanza di manifestazioni sportive e culturali che richiedeva sia al sindaco Bono che al sindaco Di Paola agli spazi a verde.

Tutto è rimasto immutato, anzi peggiorato. L’unica novità è il silenzio dell’Ambrogio, notato a molti residenti. La domanda, che appare pleonastica, è: perché tale silenzio? Nessun comunicato, mentre prima abbondavano. Nessun attacco all’Amministrazione comunale. Anzi, gli ultimi interventi aula consiliare sembrano da corso accelerato per frate francescano.

Chissà cosa abbia convertito Ambrogio sulla via di Damasco (via Allende è più aderente), quale folgorazione. Ci mancano, però, le sue battaglie, i suoi interventi con note al peperoncino, le sue arrabbiature. Insomma, c’è troppo silenzio alla Perriera e non ci pare sia diventata efficiente come la Svizzera. Il suo profilo attuale ci appare sempre più come il galante Ambrogio di una nota pubblicità della gustosa delizia dolciaria a base di noccioline e cioccolato. Quella pubblicità nella quale spiccava anche una sensuale signora benestante. Ma quel profilo dell’Ambrogio non è quello del combattivo Giuseppe della Perriera. E’ auspicabile un suo ritorno alla realtà, perchè alla Perriera è calato il silenzio su una realtà che, invece, ha bisogno di urla. Ritorna, Ambrogio, la Perriera di aspetta.

Filippo Cardinale


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