Tiziana Russo è alla prova nelle primarie per la scelta dei candidati del Pd. In quattro giorni deve superare quel muro di gomma che è tipico dei maggiorenti del Pd locale

Editoriale di Filippo Cardinale

Quattro giorni separano il voto per scegliere il candidato che sarà inserito nelle lista del Pd per partecipare alle politiche del prossimo febbraio. Una corsa contro il tempo, dannatamente irta da oggettive difficoltà. Quattro giorni per convincere gli elettori. Non sempre facilmente individuabili. Possono votare gli iscritti e quelli che già hanno votato per le scorse primarie e si sono registrati. Il compito non è facile anche perché, a quanto pare, i “padri padroni” del Pd saccense, ridosso all’osso, non sono tanto propensi a mettere a disposizione dei candidati l’elenco dei votanti.

Sono le tipiche e stupide scaramucce che da anni alimentano i litigi all’interno del Pd. Litigi che hanno portato alle diaspore e all’assottigliarsi del partito. L’ex deputato Vincenzo Marinello non è in corsa. Come non si notano nomi altisonanti. Il rinnovamento nel partito si fa sentire e questo è positivo.

Scende in campo la pasionaria della politica saccense, Tiziana Russo. A tutti è nota per le interminabili “arringhe” effettuate in Consiglio comunale a difesa dell’allora sindaco “marziano” Ignazio Messina. Il sindaco della primavera palermitana il cui vento è arrivato fino a Sciacca con la spazzando via la vecchia nomenclatura della politica saccense.

Tiziana Russo, può apparire simpatica o antipatica, ma una sua dote è inconfutabile: la tenacia, la loquacità, l’argomentazione puntuale dei suoi interventi. La pasionaria si trovava “sola” contro tutti in Consiglio comunale all’epoca di Messina. L’avvocato era sindaco, ma non aveva maggioranza. I “vecchi” volpini della politica saccense immaginavano di avere preda facile, ma così non era.

La pasionaria agli attacchi dell’allora maggioranza consiliare, erigeva argini difficilmente superabili. Memorabili i suoi interventi che neutralizzavano al pari di un’efficiente contraerea. Oggi Tiziana Russo è scasa in campo con difficoltà diverse da quelle che doveva affrontare in Consiglio comunale. Lì era sottoposta al “fuoco nemico”, oggi deve fronteggiare quello “amico”. Si, perché il brutto vizietto del Pd non è mica finito. Taluni preferiscono ancora replicare quell’infausto principio secondo cui “meno si è, è meglio è”.

La pasionaria deve in quattro giorni lottare contro un muro di gomma: le difficoltà interne, le ritrosie interne, i furbetti interni. I maggiorenti del Pd hanno una possibilità per invertire la rotta. Sta a loro puntare la bussola nella direzione giusta.

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