Il rinnovato entusiasmo di Nuccio Cusumano per aprire il nuovo corso di Forza Italia Sciacca
SCIACCA. La saletta della Badia Grande con i manifesti dei film di Pietro Germi, uno dei maestri del neorelismo nel cinema che dalla politica di oggi starebbe lontano, ha ospitato la prima riunione del nuovo corso di Forza Italia a Sciacca, la cui guida a sorpresa è stata affidata all’ex sindaco Mario Turturici, lontano da alcuni anni dalla politica attiva ma da sempre alla ricerca di una collocazione per una possibile nuova stagione di rilancio dopo gli anni di consigliere e amministratore comunale.
Sembrava fosse un primo incontro di “conoscenza” del nuovo e variegato gruppo dove non ci sono la gran parte dei militanti degli ultimi 10 anni, ma i protagonisti hanno voluto renderlo quasi pubblico, desiderosi forse di farsi vedere alla città. Le foto dell’incontro sono state infatti pubblicate sul profilo social di Margherita La Rocca Ruvolo, coordinatrice provinciale del partito, dove è ormai scontato che non ci sarà più Fabrizio Di Paola, “fatto fuori” in questo nuovo passaggio politico che deve portare i forzisti saccensi fino alle elezioni amministrative del 2022.
In prima fila, insieme alla La Rocca Ruvolo, c’erano l’assessore regionale Marco Zambuto, il deputato nazionale Riccardo Gallo, la coordinatrice regionale di Azzurro Donna Maria Antonietta Testone, Nuccio Cusumano e l’ex assessore comunale Carmelo Brunetto. E poi alcuni fedelissimi di Mario Turturici, amici che gli sono stati vicini nel brevissimo contatto con la Lega per Salvini che poi non andò a buon fine.
Il più determinato di tutti nel nuovo gruppo azzurro sembra il buon Cusumano, con cui Turturici ha mosso i primi passi in politica nell’allora democrazia Cristiana. Per l’ex parlamentare nazionale, che indosserà dunque una nuova casacca dopo quelle di DC, Partito Popolare, Cdu, Popolo delle Libertà, Udeur, La Margherita, Api con Rutelli, Partito Democratico e Italia Viva, questa nuova esperienza sembra averlo rigenerato. Ed è pronto, dopo il fallimento in corsa del progetto Vito Bono, la sconfitta del centrosinistra nel 2012 e il fallimento in corsa del progetto Francesca Valenti, a riprovare la scalata in Municipio. Ma questa volta sarà sulla sponda opposta.