IL RANDAGISMO COSTA 420 MILA EURO L’ANNO

Questa la somma messa in bilancio per il 2012. La legge impone precise indicazioni

Costa 420 mila euro l’anno la tutela dei randagi. E la legge impone precise indicazioni. E mentre la legge impone e obbliga, lo Stato tagli fondi in continuazione. “Abbiamo avuto in due anni tagli nei trasferimenti per 2.200.000 euro”. dice l’assessore Gianfranco Vecchio.  E come dargli torto. Non vogliamo fare demagogia, ma questa è la realtà. Da un lato lo Stato impone ai Comuni precise indicazioni alle quali non si può derogare, dall’altro taglia i trasferimenti dei fondi.

Gli animali vanno tutelati, su questo non ci sono dubbi. Ma con continui tagli finanziari si deve “tagliare” anche sui servizi sociali. Dunque, si colpiscono le fasce deboli. Qui il paradosso: da un lato si tutela all’estremo il mondo animale, cosa giusta, dall’altro si lascia allo sbando il “mondo umano”, quello fatto da anziani, bisognosi, cosa sbagliata. A volte gli animali sono più tutelati delle persone. Dura lex, sed lex.

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