IL QUESTORE FA IL BILANCIO DEL 2016, REATI IN CALO

Reati in calo nella provincia agrigentina. I numeri sono stati elencati dal Questore Finocchiaro nel corso della conferenza stampa. Questo il bilancio dell’anno in corso: 1omicidio, 19 violenze sessuali, 123 casi di ricettazione , appena 56 di estorsione, uno di usura, ma 1.147 danneggiamenti ed 855 atti intimidatori.

Numeri in calo tranne per i furti in abitazione che sono gli unici reati che hanno “rovinato” il bilancio – decisamente eccellente – della polizia di Stato. I furti in abitazione, nell’anno in corso, sono stati, infatti, 961, mentre nel 2015 erano stati 939. L’unico reato che nell’agrigentino è in aumento.

“I dati sono lusinghieri – ha detto, ieri mattina, durante la conferenza stampa, il questore Mario Finocchiaro-.  Spesso la percezione è diversa rispetto alla realtà. La cittadinanza si preoccupa dei reati che hanno maggiore impatto sociale: furti e rapine. Ma i dati parlano chiaro: tutti i reati sono in diminuzione ed è frutto del massimo impegno di tutti gli operatori della polizia di Stato che lavorano con passione, dedizione e senso del dovere. Ed il tutto nonostante il fenomeno dell’immigrazione – ha sottolineato Finocchiaro -, nonostante le condizioni economiche e sociali spesso disagiate che non possono non incidere. Così come incide anche la carenza di organico e di mezzi, anche se a livello nazionale ci si sta già muovendo”.

I tentati omicidi, quest’anno sono stati appena 4 mentre nel 2015 sono stati 23.

Per i tentati omicidi di quest’anno ci sono stati anche tre arresti. I furti, complessivamente, sono stati 4.301, mentre l’anno passato erano stati 4.756. Diciotto, però, gli arresti eseguiti in questo 2016. In calo, i furti con strappo (58 quest’anno e 72 nel 2015), i furti negli esercizi commerciali (179 quest’anno e 219 l’anno precedente), i furti di ciclomotori (118 contro i precedenti 126.

Le rapine sono state, inoltre, 89, due in meno rispetto al 2015. Ma sono stati eseguiti due arresti.  Tendono a diminuire le truffe e le frodi informatiche (682 rispetto a 714 del 2015) e i danneggiamenti a seguito di incendio.

Per ricettazione, c’è stato un arresto, 4, invece, per estorsioni, ben 12 per associazione a delinquere di stampo mafioso, 38 per stupefacenti, 14 per detenzione abusiva di armi, due per atti persecutori, uno per sfruttamento della prostituzione e 24 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La droga sequestrata è stata: 973 grammi di cocaina, oltre due chili e mezzo di hashish e 525 grammi di marijuana.

Fra le varie operazioni antimafia condotte, il questore Finocchiaro ha ricordato il seguito di “Icaro” e “Vultur”. “La crimininalità organizzata ha avuto dei colpi durissimi da parte dello Stato. Ma le organizzazioni – ha detto – tendono a riprodursi, spesso i mafiosi scontano le loro condanne e tornano sul territorio a fare quello che facevano prima. Ecco perché l’attenzione non va mai diminuita”. 

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