Il Pd partito a ….scorrimento. Certa in giunta , poi le dimissioni da consigliere e subentra La Bella
SCIACCA- La riunione di ieri sera del Pd ha di fatto ratificato una scelta assunta qualche settimana fa. Quella di sostituire Gianluca Fisco, valente assessore e vicesindaco, con il consigliere comunale Antonino Certa. Certa non ha esperienza amministrativa e l’incarico che dovrà ricoprire è molto impegnativo. Lo è anche per la delega di vicesindaco. Lo è anche perchè dovrà il Pd dare una spinta ad una amministrazione che sta segnando il passo. E questo il Pd, e i massimi esponenti, lo sanno bene.
Nel corso della riunione di ieri sera, l’intervento corposo del segretario provinciale del Pd, Simone Di Paola, è servito per motivare la scelta di Certa e contestualizzare tale scelta. Una scelta che obbedisce al criterio dello “scorrimento”. Dunque, il Pd effettua la scelta della sostituzione di Fisco non secondo criteri alla cui base risiede un ragionamento d’opportunità ed esigenza di un partito che deve essere da pungolo ad un alleato, Mizzica, che segna il passo. Un Pd che privilegia “scorrere” anziché individuare una presenza con profili collaudati e pronti da mettere in campo.
Stupisce che il Pd sia privo di profili da attingere al di fuori di logiche di “scorrimento”. Ma questi sono problemi interni del Pd che, graziato dai cinque anni della Valenti, ha trovato nell’accordo con il sindaco Fabio Termine (allora candidato a sindaco) che ha permesso allo stesso Pd non solo di ritornare al governo della città ma far dimenticare i cinque anni precedenti. Anni non certo eclatanti. Del resto, Sciacca è la città dove la memoria ha una autonomia molto breve. Poi viene cancellata come per magia.
La scelta di Antonino Certa sposa pienamente il metodo dello “scorrimento”. Infatti, non appena nominato assessore, Certa dovrà dimettersi per far “scorrere” Giuseppe La Bella, primo dei non eletti. Nulla di nuovo, del resto la politica è questa. Una scelta che rimette in gioco anche il gruppo di Enzo Marinello, il dominus della Sogeir. E’ vero, a volte ritornano. E nel Pd “giovane e moderno” si intravedono colori sbiaditi.
Filippo Cardinale