Il Pd in cerca di un vice sindaco. La sostituzione di Fisco un problema per il partito
SCIACCA- Dopo la riunione pomeridiana a San Marco, avvenuta “informalmente” dopo la partita dello Sciacca, il Pd è in fibrillazione. Apparentemente sembra in fase di quiete, ma sotto il tappeto è depositata tanta apprensione e ansia da “prestazione”. La indisponibilità di Gianluca Fisco a rimanere in giunta, per motivi professionali, crea una evidente difficoltà al Pd. Il gruppo consiliare del Pd è composto da due consiglieri, Giuseppe Ruffo e Antonino Certa.
Gianluca Fisco è assessore con deleghe importanti, ma è anche vicesindaco. Ha dimostrato ottime capacità è un forte senso di attaccamento alla missione ricevuta. Insomma, Fisco in giunta è l’architrave e la punta di diamante del Pd. Ma ha rappresentato la sua indisponibilità a proseguire l’esperienza amministrativa.
A parte il fatto che vicende delicate come quella della sostituzione richiedono passaggi politici nelle sedi opportune, il fatto che taluni del Pd abbiamo deciso domenica pomeriggio si sorseggiare del buon vino per analizzare la situazione della sostituzione dimostra come lo stesso Pd sia in stato di fibrillazione.
Si avverte l’incisività di una classe dirigente che manca. Ma resta la sostanza: bisogna trovare un profilo che possa dare continuità all’impegno profuso da Gianluca Fisco.
Facile? No. Si potrebbe pensare all’apporto di Fabio Leonte che, ricordiamo, è stato eletto nella lista civica Ferdinandea. Leonte apporterebbe alla giunta una dote importante di esperienza amministrativa. Ma, nel contempo, si ha di fronte una coperta corta. Leonte sta assumendo la veste del “pompiere”, colui che getta acqua al fuoco alimentato da dichiarazioni di tre consiglieri che siedono dalla parte dei banchi dove siede Leonte. C’è una guerriglia puntuale ad ogni seduta consiliare. Leonte, conscio che i numeri non a svantaggio dell’amministrazione, mette in atto lo stile doroteo, tanto che è diventato un democristiano di tradizionale stampo.
A dare una mano di aiuto alla stasi del Pd potrebbero scendere in campo due illustri esponenti. Uno è l’attuale segretario provinciale del Simone Di Paola, l’altro il “consigliere” del capogruppo Pd alla Camera, Francesco Boccia, l’avvocato Filippo Marciante. Insomma, il Pd deve pensare alla sostituzione di Fisco scegliendo personalità di indubbio valore. Ma non solo per amministrare ma anche per consentire al Pd di aggiustare la rotta di una amministrazione che sembra navigare senza rotta.
Filippo Cardinale