Il Pd chiede modifiche per la Ztl. Il gruppo consiliare prende le distanze dalla decisione della giunta

Una lettera di una pagina e mezza indirizzata al Presidente del Consiglio comunale e al sindaco dai consiglieri comunali del Pd Giuseppe Ambrogio, Giuseppe Ruffo e Giuseppe La Bella per criticare l’attuale strutturazione della Ztl. In comune i tre consiglieri hanno non solo lo stesso nome (Giuseppe) ma la condivisione di una critica che è il preludio di una forte fibrillazione tra Pd e sindaco

SCIACCA- Mai Ztl fu così galeotta. E passata la mezzanotte di ieri, il Pd sferra una critica forte alla modalità con cui è stata istituita la Zona a Traffico Limitato. Un Pd che attacca il sindaco ma anche l’assessore Certa, targato Pd. Una lettera di una pagina e mezza di cui 3/4 è una inutile premessa sommessa. Insomma, un modo di far ingerire una pillola dolce alla Giunta per poi avvelenarla prendendo le distanze da una Ztl che “ha bisogno di modifiche”.

Le modifiche chieste dal Pd

In primis sugli orari. I tre consiglieri comunali del Pd contestano la fascia oraria dalle ore 18 alle 4 del mattino per tre mesi continuativi. Secondo i tre consiglieri “non si considerano le specificità e le esigenze che un periodo così lungo richiede”. Tutto ciò “impone una riflessione e un ripensamento”. Ambrogio, La Bella e Ruffo sostengono che “non sarebbe un problema se nel periodo più caldo della stagione estiva, allorquando alle 18 vivere il centro storico sotto la canicola e ad oltre 40 gradi è praticamente impossibile, si pensasse di far iniziare la ZTL alle 19:00, consentendo ai cittadini e turisti di poter vivere il nostro centro storico con un contesto ambientale e con temperature compatibili con le loro esigenze, e al contempo ai nostri commercianti di poter ottenere in tal modo un miglioramento delle loro condizioni lavorative”.

Intrattenimenti. “,Pensiamo, altresì, che dovendo cessare la musica e l’intrattenimento tassativamente alle 2:00 del mattino, ha davvero poco senso immaginare altre due ore di ulteriore ZTL, creando solo disagi a chi deve ritornare nelle proprie abitazioni o per ragioni lavorative deve attraversare il centro storico. “Si potrebbe pertanto immaginare di anticipare alle 3.00 la fine della ZTL”.

Durata. I tre consiglieri del Pd suggeriscono di rivedere gli orari della ZTL nel mese di settembre, quando la stagione estiva volge al termine, ricominciano le scuole e le famiglie hanno necessità differenti dai mesi di luglio e agosto”.

Dunque, i tre consiglieri comunali del Pd chiedono modifiche alla Ztl e lo chiedono con una lettera. E’ un chiaro segnale che hanno ricevuto un niet dal sindaco e alzano il tiro. Insomma, tirano la corda. Pur pensando che “il nostro ruolo in un processo di rinnovamento della città sia appunto quello di consigliare l’amministrazione, di supportarla non in modo acritico ma, in modo attivo e propositivo; pensiamo che il nostro ruolo sia quello di fornire idee con l’obiettivo di migliorare l’azione di governo cittadina, svolgendo la funzione di cerniera di collegamento fra la città e il palazzo e auspichiamo che è questa nostra idea di come svolgere il ruolo di consiglieri comunali sia apprezzata e condivisa”. E poi aggiungono: “Siamo consiglieri comunali di maggioranza ma innanzitutto siamo consiglieri comunali della città e quando la città ci chiede aiuto e sostegno noi abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce”.

La premessa dolcificata della lettera è che “il Pd sostiene convintamente la visione di un centro storico caratterizzato da una ZTL capace di attrarre nella parte più bella e antica della nostra città visitatori, turisti e saccensi, desiderosi di godere in tranquillità e sicurezza le bellezze della città, di assaporare i profumi e il gusto dei nostri prodotti tipici, di ammirare le nostre innumerevoli bellezze artistiche e monumentali, potendolo fare lontani dalle esalazioni dei gas di scarico delle autovetture, come in qualunque città civile, degna delle sue ambizioni turistiche”.

La dolce pillola per l’assessore Certa e Gulotta

“Ribadiamo il nostro apprezzamento e la nostra incondizionata fiducia nell’assessore Antonino Certa e nel vicesindaco Valeria Gulotta, che con sacrificio e dedizione lavorano ogni giorno, senza sosta, per dare concretezza alla nostra visione di città”. Insomma, una carezza a Certa a Gulotta ma con l’altra mano si impugna un pugnale politico che fa male.