Il Museo del Corallo di Sciacca entra nella Rete Museale Belicina

È stato il direttore della Rete Museale e Naturale Belicina, il saccense Michele Benfari, a permettere l’inserimento, tra i luoghi culturali dell’organismo, del Museo del Corallo “Nocito” di Sciacca

SCIACCA- Il Museo del Corallo “Nocito” di Sciacca entra a far parte della Rete Museale e Naturale Belicina (che ha sede a Gibellina e che annovera, tra municipalità e organismi privati più di 25 soggetti) insieme al comune di Poggioreale ed il comune di Caltabellotta. Un riconoscimento che Mario Di Giovanna, direttore del Museo, commenta con grande soddisfazione. Museo del Corallo “Nocito” che è l’unica realtà, ufficialmente, a far parte del progetto di Agrigento Capitale della Cultura. Un passo importante che segna un ulteriore capitolo per l’associazione che raggruppa realtà pubbliche e private tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, rafforzando il suo ruolo come entità culturale diffusa, in grado di unire luoghi, storie e comunità sotto una visione comune di valorizzazione e promozione del patrimonio. Con queste nuove adesioni, dunque, la Rete amplia non solo il proprio raggio d’azione ma anche la varietà e la ricchezza dell’offerta culturale, archeologica, naturalistica, e della memoria, che la contraddistingue.
Il Museo Nocito del Corallo di Sciacca, aggiunge un prezioso tassello alla narrazione artistica del territorio, essendo straordinario documento della locale e pregiata tradizione nella lavorazione del corallo. La collezione, frutto della passione e della visione del maestro Nocito, è un’espressione straordinaria dell’identità marinara e artigianale della città saccense, tra le più importanti della Sicilia Occidentale. “Credo fortemente nel ruolo di coordinamento della Rete Museale e Naturale Belicina. La sinergia tra organismi culturali è infatti una grande opportunità di crescita per il nostro territorio”, queste le parole di Mario Di Giovanna, fondatore e direttore del Museo Nocito del Corallo di Sciacca, primo museo aziendale e di famiglia ad entrare a far parte della Rete.

Il Comune di Caltabellotta offre i suoi paesaggi incantati e panorami mozzafiato, incastonato com’è tra la montagna e il mare, portando in dote alla Rete la sua millenaria storia fatta di miti e tradizioni, ben rappresentati nel Museo Archeologico di Caltabellotta, allestito nelle stanze del Palazzo della Signoria. Inoltre, con le sue bellezze paesaggistiche e il suo patrimonio architettonico, la piccola e caratteristica cittadina, che conserva il proprio impianto medievale, contribuisce a rafforzare il legame tra cultura e natura, ovvero una delle principali mission della Rete belicina.
“L’ingresso di questi importanti nuovi soci rappresenta un momento di grande valore simbolico e strategico – dichiara il presidente della Rete, Giuseppe Maiorana – È la conferma che il modello da noi proposto continua ad attrarre realtà accomunate dal desiderio di tutelare, promuovere e rendere fruibile uno straordinario patrimonio, il cui punto di forza sta nell’essere partecipato. In un’epoca in cui la valorizzazione del territorio passa sempre più attraverso sinergie e narrazioni condivise, la Rete Museale e Naturale Belicina si conferma un esempio virtuoso di come la cultura possa diventare motore di coesione, sviluppo e innovazione”.