Il mistero delle scie chimiche nei cieli arriva all’esame del consiglio comunale di Sciacca
SCIACCA. Approda al consiglio comunale un tema di spessore internazionale di cui da diversi anni si parla e sul quale appare improbabile che un’autorità locale possa fare qualcosa.
Il consigliere comunale Maurizio Blò, che dopo l’elezione a Sciacca a settembre si è candidato al parlamento nazionale con il movimento politico cerato da Gianluigi Paragone, ha presentato un’interrogazione sulle cosiddette scie chimiche, il fenomeno che sarebbe alla base della ormai nota teoria del complotto diffusasi nel 1996 quando l’Aeronautica militare degli Stati Uniti,venne accusata di disperdere nell’aria mediante aerei sostanze misteriose, irrorando la popolazione. Anche in Europa, e in Italia, tale teoria si è velocemente diffusa. Ci sono numerose versioni di tale teoria cospirazionista, che prospettano svariate ipotesi, delle quali tuttavia nessuna è supportata da prove oggettive e scientificamente sostenibili.
Allegando tante analoghe iniziative fatte nel parlamento nazionale e in quello europeo, Blò ha presentato un’interrogazione di 7 cartelle rivolgendosi al sindaco Fabio Termine e chiedendogli di “impegnarsi per iniziative volte a promuovere una serie di indagini tecniche e tutte le azioni del caso per comprendere in quale situazione si trovano il territorio e l’ambiente in genere”. Blò è convinto che anche un sindaco, che ha la responsabilità sanitaria del territorio comunale, possa agire con degli approfondimenti tecnici, tra cui la misura dei valori di acidità che sono cambiati dal 2002 al 2023, la mappatura della qualità attuale dei terreni, il tasso di inquinamento dell’aria, il livello di bario e alluminio presente nelle acque piovane.
Sono interventi che si potrebbero anche fare, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili in un ente locale. Ciò che forse per un sindaco appare abbastanza complicato, sono le altre richieste che Blò ha formulato al primo cittadino, tra cui la determinazione del rischio ambientale per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti e un chiarimento sull’influenza che le scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute dei cittadini.
Giuseppe Recca