Il ministero chiede chiarimenti alle Regione sulle “mancette” contenute nell’ultima Finanziaria

Osservazioni su 50 milioni di contributi assegnati nella manovra approvata dall’Ars a fine anno
Le cosiddette «norme mancia» finiscono sotto la lente del ministero dell’Economia. Il Mef, apprende ha inviato delle osservazioni alla Regione chiedendo chiarimenti sui contributi, pari a circa 50 milioni di euro, assegnati nell’ultima manovra di stabilità del governo Schifani approvata dall’Assemblea regionale siciliana alla fine dello scorso anno. Il vulnus, su cui il ministero vuole approfondimenti, riguarderebbe la «discrezionalità» e i criteri con cui l’Ars ha assegnato i fondi. Un sistema di “mancette” che La Sicilia ha denunciato a più riprese, con diverse inchieste e che dopo essere finito sotto i riflettori di Procure e Corte dei Conti, ora è nel mirino anche del Mef.
Il Mef ha espresso dubbi su 22 articoli che assegnano contributi a vari enti pubblici e privati: enti locali, fondazioni, istituti scolastici, basiliche, parrocchie, «individuati direttamente dalla legge regionale per interventi a carattere eterogeneo», scrive il Mef nelle osservazioni. «In particolare – sottolinea il ministero – gli articoli in esame individuano il beneficiario, la denominazione dell’intervento e il relativo importo assegnato, senza specificare i criteri ai quali sono ispirate le scelte operate e le relative modalità di attuazione e senza che sia previsto il ricorso ad alcuna procedura a evidenza pubblica».