IL MALCONTENTO IN MAGGIORANZA SI RIVERBERA IN AULA: APPENA 9 I CONSIGLIERI PRESENTI.L’OPPOSIZIONE GONGOLA
Salta la seduta di ieri sera. Si replica stasera. Il clima è fibrillante, la maggioranza è sfaldata, i problemi si moltiplicano. E Santo Bono lascia Di Paola e Sciacca al Centro
Seduta consiliare, il risultato potrebbe essere descritto calcisticamente: opposizione batte maggioranza. I consiglieri comunali di maggioranza presenti in aula erano solamente 9, compresi quelli ritenuti più critici nei confronti dell’Amministrazione: Turturici e Monteleone. Da parte della maggioranza erano presenti il consigliere-assessore Davide Emmi, Luigi Dimino, Rosario Lombardo, Francesco Pisano, Vittorio Di Natale, Calogero Filippo Bono, Salvatore Monteleone, Mario Turturici, Giuseppe Milioti.
L’opposizione era presente con Filippo Bellanca, Cinzia Deliberto, Enzo Sabella, Simone Di Paola, Maurizio Grisafi, Lorenzo Maglienti, Santo Ruffo, Vincenzo Bonomo.
Stasera è convocata la seconda seduta. Assisteremo ad un’altra replica? Molto probabilmente si. Gli animi sono caldi, la maggioranza fibrilla. Aver nominato il secondo assessore di Ncd e nominato Caracappa vice sindaco non è servito a sedare gli animi. Anzi. E Fabrizio Di Paola continua a perdere “pezzi”, anche quelli che gli erano saldamente vicini. Il suo amico Santo Bono, fedele passeggero di lunghe uscite in auto per le vie di Sciacca per parlare di strategie politiche e per dipingere orizzonti politici, ha detto basta. Non condivide più le sceltye politiche del sindaco e, addirittura, lascia la lista civica che fa riferimento al primo cittadino, Sciacca al Centro.
Cosa c’è al centro delle idee politiche di Di Paola? E’ l’interrogativo che si sarà posto Santo Bono. E’ l’interrogativo che si pongono tanti che nel sindaco della svolta hanno riposto fiducia.
Qual è il consenso elettorale oggi del sindaco in città? Difficile dirlo con esattezza, ma è facile intuirlo cogliendo le sensazioni della gente. L’inizio del 2014 non è stato vantaggioso per Di Paola. Alcune scelte si sono rivelate funeste. La vicenda dei tre consiglieri di ex Cantiere Popolare, aver creduto in un appoggio di Mpa, l’essersi stato ingabbiare da piazza Mariano Rossi, sono solo alcuni dei più marcati errori di Di Paola.
Non ha saputo usare il suo carisma per catalizzare la maggioranza “bulgara” con 19 consiglieri c. Oggi, in verità, può contare solo sulla fedeltà del 50% di questa cifra iniziale. Molti della maggioranza gli rimproverano poco coinvolgimento dei consiglieri nelle scelte, nelle decisioni, nella programmazione.
L’Amministrazione Di Paola ha superato il giro di boa. E’ una meta importante che serve a misurare la capacità di svolta di una amministrazione. Rimangono altri due anni e mezzo. Di effettivo lavoro, in buona sostanza, rimane poco più di un anno e mezzo. Il ventaglio di tempo a disposizione è abbastanza ristretto per immaginare svolte capaci di imprimere un cambio di passo significativo.
Le difficoltà sono anche oggettive. Tutti i Comuini italiani sono in preda agli affetti funesti dei tagli dei trasferimenti. Ma questa non è una motivazione per giustificare le fibrillazioni di una maggioranza nata corposa, ma sfaldatasi inesorabilmente.