Cade dal motorino per una buca, il giudice di pace dà ragione al Comune e nega il risarcimento danno

SCIACCA. Non sempre la colpa è del Comune, sebbene sia proprietario delle strade comunali. Nel caso specifico si tratta di un incidente autonomo avvenuto il 16 aprile 2015 in via Tonnara a Sciacca. Una ragazza a bordo del motorino “quando giunta in prossimità di una curva e, precisamente all’altezza del palo della pubblica illuminazione cadeva rovinosamente al suolo a causa di una buca scavata sul manto stradale, né visibile né segnalata, collocata sul lato destro della corsia di marcia, all’approssimarsi della curva”.  Il sinistro si verificava in un punto in cui insistevano lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica.

Era questo il motivo della richiesta del genitore e della figlia al giudice di pace di Sciacca, indicando come responsabili civili il Comune di Sciacca, la Girgenti Acque Spa e la Campione Industries Spa. Ma, attraverso la documentazione e il verbale stilato dalla Polizia Municipale, le parti chiamate in causa hanno contestato dimostrando che il cantiere era ben visibile e munito di apposita segnaletica.

In seguito all’urto, il motorino mezzo di proprietà del padre della ragazza che lo guidava riportava danni per € 1.516,00 mentre la ragazza riportava lesioni personali, riscontrate dal personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Sciacca che diagnosticava  “trauma cranico frontale e della regione orbitaria di sinistra, contusione escoriata ginocchio destro e gamba sinistra, cervicalgia post traumatica secondaria a caduta accidentale”.

Il giudice di pace, Maria Lauricella, ha rigettato la richiesta risarcitoria addebitando al ricorrente le spese legali. Se è vero che “il bene demaniale non debba presentare  per l’utente una situazione di pericolo occulto, cioè non visibile e non prevedibile, che dia luogo al cosiddetto trabocchetto o insidia stradale”, è anche vero che “non  può dirsi provata, infatti, la situazione di pericolo occulto non visibile e non prevedibile, atteso che dal rapporto di incidente stradale redatto dalla Polizia Municipale del Comune di Sciacca risulta evidente che,pur in presenza di un ostacolo prevedibile e segnalato, la conducente del ciclomotore rovinava per terra, riuscendo tuttavia ad evitare di cadervi all’interno”.

Dal rapporto della Polizia Municipale che ha stabilito la dinamica dell’incidente “si  evince inoltre che nella località, teatro del sinistro stradale e più precisamente lungo la direttrice di marcia del veicolo , era presente segnaletica temporanea di cantiere indicante i lavori in corso. Tale segnaletica risultava ben visibile e ancorata, si dipanava per, l’intero cantiere, ché insisteva alla destra della carreggiata a partire dalla via Lido all’intersezione con la via Sciascia sino al luogo del. sinistro”.  “Ogni scavo prodotto dal cantiere era delimitato da rete cantieristica arancione, ancorata al suolo da paletti di metallo, in aggiunta erano presenti alcuni conì bicolore bianco/rossi anch’essi ancorati al suolo nei pressi degli scavi. Risultava anche “la palese la segnalazione del cantiere in atto anche mediante segnaletica verticale mobile che indica “lavori in corso”.

La conducente del ciclomotore è stata sanzionata “per non avere conservato il controllo del proprio veicolo, compiendo tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo, di visibilità e dinanzi ad un ostacolo prevedibile ed in pieno giorno”.

Il Comune è stato difeso dall’avvocato Nicola Bellìa.