IL FUTURO DEL BUSINESS: GLI ASSISTENTI VIRTUALI

Il mondo sta diventando sempre più digitale e questo in automatico porta a nuovi ruoli e nuove competenze nel mondo del lavoro, che si svolgono proprio nel digitale. Tra i posti vacanti più ricercati, si potranno trovare richieste di “Assistenti virtuali” o VA, dall’inglese “Virtual Assistant”. Ma chi sono e cosa fanno precisamente queste nuove figure?

Che cos’è un assistente virtuale? Come dice esattamente il titolo, un assistente virtuale supporta virtualmente un’azienda o un imprenditore. In altre parole, questo significa che l’assistente virtuale esegue i compiti del datore di lavoro da remoto. Tecnicamente, gli assistenti virtuali possono avere un’ampia varietà di compiti. Dopotutto, il titolo di per sé significa tutto e niente. In pratica però troviamo alcune attività che più comunemente vengono delegate ed affidate agli assistenti virtuali. Gli assistenti virtuali possono occuparsi delle attività amministrative, così come lavorare nel servizio clienti o far parte di un team di marketing. Per fare un esempio concreto, operatori come 888casino dispongono di una mobile app e una live chat dove, in quest’ultima, alcuni membri del servizio clienti possono essere proprio degli assistenti virtuali. Con le tecnologie odierne e l’innovazione del cloud, non è più necessario infatti avere un ufficio fisico – tranne per specifici servizi – ed un ufficio può quindi trasformarsi in un luogo digitale, dove i dipendenti sono appunto gli assistenti virtuali.

Perchè un assistente virtuale? Esistono molti argomenti a favore degli assistenti virtuali, sia da un punto di vista aziendale che personale. Per le imprese significa infatti non dover pagare l’affitto per un locale o, addirittura, comprarlo. Oltre a questo, un assistente virtuale offre flessibilità. Spesso infatti il lavoro è su base provvisoria, il che significa che le aziende possono utilizzare i servizi di un assistente virtuale in base alle esigenze, senza dover contrattare necessariamente una persona a tempo pieno.

Un altro vantaggio è che l’azienda può scegliere e selezionare la persona giusta per un determinato progetto specifico, senza dover ricorrere ai dipendenti “fissi” che, per quanto siano bravi lavoratori, possono non avere le conoscenze adatte per determinati compiti. Inoltre, grazie appunto alla sfera digitale, è possibile scegliere da un bacino più grande di candidati, perché la distanza non è un problema. Per quanto riguarda l’assistente virtuale invece, il primo vantaggio visibile è sicuramente il risparmio del tempo di viaggio fra casa e luogo di lavoro. Come si sa, in alcune città la situazione è molto pesante da questo punto di vista e spesso è diventata insostenibile. Ecco quindi che l’assistente virtuale non se ne deve preoccupare. Altro vantaggio è che alcuni lavori prevedono una flessibilità oraria tale che un lavoro d’ufficio molto difficilmente potrebbe offrire. E la qualità della vita incrementa.

Assistente virtuale: le competenze. Come detto, il ruolo di un assistente virtuale può coprire differenti settori e diverse attività. Per questo non esiste un set di abilità specifico che definisca un buon VA. Le competenze che rendono attraente un assistente virtuale differiscono da industria a industria. Una skill sempreverde però è sicuramente la gestione del tempo dato che, lavorando da casa, non si è sotto stretto controllo del datore di lavoro e ciò potrebbe essere causa di distrazioni frequenti.
Come assistente virtuale ci si può quindi formare e specializzare in ciò che si ritiene più vicino alla propria personalità. Ad esempio, ti piace lavorare con le immagini? Potrai diventare un assistente virtuale per lavori grafici. Ti piace scrivere testi? I copywriter sono sempre molto ricercati. E così via.
Il trucco è seguire i propri punti di forza e, solo così, si potrà diventare un assistente virtuale realmente competitivo.

 

 


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