IL DADO E’ TRATTO. TUTTO COME PREVISTO DA EX CANTIERE. IL NUOVO ASSESSORE E’ DAVIDE EMMI

EDITORIALE DI FILIPPO CARDINALE

Dopo 5 mesi, il sindaco Fabrizio Di Paola sceglie. Accetta la “scelta” del senatore Marinello. Era già tutto previsto. Così il ritornello di una bellissima canzone di Riccardo Cocciante, così cantavano già da oltre 5 mesi i tre consiglieri comunali di ex Cantiere Popolare, così è la realtà politica che da 5 mesi domina la scena cittadina.

Il sindaco ha impiegato 5 mesi per arrivare al punto di partenza! Assessore Davide Emmi, che si dimette da consigliere comunale e consente l’ingresso in Consiglio comunale di Anna Collica, prima dei non eletti. Il piano del senatore Marinello si è realizzato. La profezia di ex Cantiere Popolare si è realizzata. Alla luce di quanto si è concluso, è facile oggi dire che Catanzaro, Augello, Settecasi e Porrello, avevano ragione. Oggi, i fatti politici, le scelte del sindaco, confermano che vi sono state pressioni, anche notevoli, per la fuoriuscita dalla maggioranza dei tre consiglieri comunali di ex Cantiere Popolare.

La scelta di un tecnico capace “di aprire la società civile alla politica”, come auspicato dal sindaco Di Paola, progetto sul quale ha dedicato sforzo e tempo, è naufragata sotto le pressioni del senatore Marinello. Era stato individuato, negli ultimi giorni, un avvocato saccense. Qui, il discorso è più complesso. Il tecnico, in verità, portava con se una strategia politica più ampia. Avrebbe coinvolto un consigliere di opposizione che sarebbe passato in maggioranza, rafforzando una lista civica che già vanta ruoli istituzionali di peso. Il tecnico “avvocato” sarebbe stato sì di area Ncd, ma assai vicino al consigliere di opposizione (che sarebbe passato in maggioranza).

Le cose nelle ultime ore si sono complicate. Di Paola ha detto si alla scelta voluta dal senatore Marinello e ha scelto Emmi. Fine delle fibrillazioni? No, forse inizia la fase più critica e alla fine Di Paola deve fare i conti con una maggioranza che non riesce a garantire manco il numero legale valida per le sedute del Consiglio comunale. C’è uno sconfitto? No. La sconfitta non è di chi era in corsa per la carica di assessore, pur avendo titoli idonei. La sconfitta è della politica che ha perso 5 mesi per arrivare al punto di partenza.

Tirando le somme, cinque mesi sono trascorsi per assecondare il Senatore e per agevolare una new entry. Ciò sembra avvalorare la tesi che per la politica Sciacca è una città felice, senza emergenze, senza problemi. Beato chi crede alle favole.

Insomma, come il gioco dell’oca. A volte si pensa di aver compiuto un passo avanti, ma poi se ne fanno tre indietro.

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