IL CONSIGLIO COMUNALE SPOSA LE RIVENDICAZIONI DEL “MOVIMENTO DEI FORCONI”
Con delibera del Consiglio comunale, il civico consesso approva e fa proprie le rivendicazioni del Movimento dei Forconi. Delibera che è stata inviata alla Presidenza della Regione Sicilia, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti dei Consigli comunali della Sicilia. Delibera che pubblichiamo:
Premesso: che la situazione economica disastrosa della Sicilia è in via di peggioramento come si .vince, purtroppo, dalle continue notizie di chiusura di piccole e medie imprese agricole, commerciali, artigianali, edili ecc,; che il Popolo Siciliano stanco di affrontare giornalmente enormi difficoltà senza neppure poter contare sull’aiuto di una politica, che da parecchio è sempre più lontana dai problemi veri della gente, ha deciso di manifestare in massa per portare avanti una guerra contro chi li ignora; che la protesta portata avanti dal “Movimento dei Forconi” rappresenta in realtà il disagio che ha sempre vissuto e vive il mondo siciliano ed ha lo scopo principale di attirare l’attenzione dei governi regionali e nazionali per indurli a condividere le loro problematiche e trovare delle soluzioni non solo opportune ma anche funzionali. Che Agricoltori, Autotrasportatori, pescatori ai quali si sono aggiunti gli studenti, hanno presidiato strade, porti, tangenziali, ferrovie, aule consiliari ecc. per RIVENDICARE:
Defiscalizzazione del carburante Controllo dei costi fissi delle utenze per i bisogni fondamentali (metano, acqua energia elettrica) Rilascio del DURC (certificazione dei contributi) anche in presenza di pendenze, da regolarizzare in 10 anni (Serit, Empaia, INPS) senza spese aggiuntive (sanzioni accessorie, diritti di notifica, interessi per ritardo pagamento). Abolizione dell’IMU sui fabbricati rurali e gli insediamenti produttivi. Dotare la Crias di maggiori risorse finanziarie per l’agricoltura; No, agli interessi della Serit definiti “Usurai” Blocco per due anni delle cartelle esattoriali Limitare la grande distribuzione organizzata; Leggi ferree per scongiurare il taroccamento dei prodotti e monitoraggio della guardia di finanza sui traffici delle merci alle frontiere ed ai porti; Applicazione di una tassa per chilo agli importatori di ortofrutta devolvendo il ricavato ad un fondo di riserva per l’agricoltura e la pesca; Abolizione degli sconti che la grande distribuzione richiede alle imprese commerciali e pagamenti più celeri secondo il modello francese; Perequazione dei maggiori costi di produzione che sostengono le aziende; Erogazione di tutte le spettanze delle calamità naturali; Istituire una legge che limiti nei supermercati i prodotti ortofrutticoli ed ittici non siciliani (IMA). Modifica dell’attuale legge elettorale con l’elezione diretta dei Parlamentari; Riduzione numero dei Parlamentari Riduzione indennità dei parlamentari Avviare un colloquio un confronto sulle linee strategiche e politiche necessarie per uscire dalla terribile crisi economica che investe la nostra isola ad un passo dal fallimento.