IL CONSIGLIO COMUNALE SALVA 6.5 MLN DI EURO DI FINANZIAMENTI

Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, salva 6.5 milioni di euro di finanziamenti per progetti che riguardano date risalenti, addirittura al 2004 (svincolo ingressi complessi alberghieri Verdura Resort a Torre Macauda). Progetti iniziati con la giunta Di Paola, qualcuno con la prima giunta Valenti, quella poi bruscamente azzerata dal sindaco, e addirittura uno con la giunta Cucchiara.

Come al solito, per motivazioni varie addotte, si arriva sempre in extremis, all’ultimo secondo, per approvare delibere consiliari col rischio di perdere i finanziamenti e far morire, dunque, opportunità importanti per la città.

Ieri sera, in “seconda serata” (discussione iniziata alle ore 23:20), il Consiglio comunale ha discusso e poi approvato la variazione “agli stanziamenti di bilancio di previsione 2018/2020 esercizio 2019″. In parole povere, bisognava variare alcuni voci contabili relative a finanziamenti per opere pubbliche e trasferirle nell’anno in corso, 2019, poiché, pur essendo già inseriti nel bilancio precedente, non erano stati spesi.

L’approvazione della delibera di ieri sera consente non solo di non perdere i finanziamenti, ma di attivare le procedure amministrative per far attivare le gare per l’affidamento dei lavori.

I progetti più importanti, entrati nel calderone della delibera di ieri sera, riguardano il Centro polivalente sportivo della Perriera (600.000 euro), il mercato ittico (626.000 euro), l’istituto Inveges (1.100.000 euro) gli istituti Mascagni e Fazello (1.800.000 euro) lo svincolo stradale per mettere in sicurezza gli ingressi ai complessi alberghieri Verdura Resort e Torre  Macauda (1.031.000 euro). Poi seguono una serie di piccoli finanziamenti per verifiche antisismiche che riguardano istituti scolastici.

Sulla questione, il consigliere comunale Calogero Filippo Bono di opposizione, ha evidenziato che i finanziamenti in questione non riguardano l’attuale Giunta, ovvero Valenti bis, ma risalgono anche alla scorsa amministrazione Di Paola. L’intervento del prossimo consigliere comunale indipendentista, Paolo Mandracchia, ha rimarcato come buona parte dei finanziamenti sono merito degli assessori “azzerati” (Neri, Settecasi, Alongi e Bellanca) e che componevano la giunta iniziale del sindaco Francesca Valenti. Un modo elegante, quello di Mandracchia, di togliersi un ulteriore sassolino dalle scarpe e di lanciare una frecciata al sindaco per il brusco azzeramento degli assessori. Un modo per dire: hai azzerato assessori che hanno lavorato.

Per il resto, le prime tre ore della seduta sono state dedicate, grazie alla massiccia presenza del Comitato Scunchipani, alla questione relativa all’impianto di biometano della My Ethanol. Ieri sera erano presenti in aula non solo moltissimi cittadini, ma anche la totalità dei consiglieri comunali: 24 su 24. Per quanto riguarda la presenza massiccia dei consiglieri comunali, possiamo scrivere di “pubblico delle grandi occasioni”. Stranamente, nessuno consigliere comunale ha accusato raffreddori o influenze varie, impegni improrogabili di famiglia.

Ma tre ore per discutere di un argomento che poteva essere affrontato in mezz’ora sono davvero tante. Alla fine, si è capito che la My Ethanol ha seguito le procedure, che attualmente nessun provvedimento di revoca può essere emesso, e che la stessa società del gruppo Moncada ha comunicato l’inizio dei lavori. Il resto è da venire nella consapevolezza del gioco fondamentale della via giudiziaria. Vi è la parte dell’accusa, della difesa e un giudice che, poi, decide. La relazione del consulente nominato dal sindaco ha una valenza per l’apertura di una lite giudiziaria. Ma è una relazione di parte. Anche l’altra parte, quella della My Ethanol, avrà la sua relazione che farà da contraltare. Ma si coglie la sensazione che il treno è partito e che non sarà semplice fermarlo.

Nel corso della seduta consiliare, nella parte iniziata alle ore 23:20, un dato allarmante è emerso: l’Ufficio tecnico comunale è sguarnito di personale. Sarà una prassi normale quella di arrivare ad approvare progetti in extremis, mentre è più facile immaginare che tanti bandi verranno, purtroppo, snobbati per mancanza, appunto, di personale.

Filippo Cardinale