IL COMUNE NON RIESCE A PAGARE L’ACQUA DELLE FONTANE PUBBLICHE E LE CHIUDE
Decisione obbligata quella adottata dal sindaco Leo Ciaccio. Lo stesso era accaduto a Sciacca
Troppo cara l’acqua che il Comune di Sambuca di Sicilia è costretto a pagare ogni anno per i consumi delle fontanelle pubbliche. Dopo un’attenta riflessione, l’amministrazione comunale di Sambuca di Sicilia ha dovuto chiudere i rubinetti di ben 18 fontane sistemate nel territorio urbano e soprattutto in periferia.
Una decisione impopolare che con molta probabilità provocherà le ire della cittadinanza, ma che secondo il sindaco, Leo Ciaccio, era inevitabile per le disagiate casse comunali. Secondo le informazioni diffuse dal sindaco Ciaccio, ogni fontana produce consumi idrici per circa 6 mila euro all’anno. Ne sono rimaste in funzione solo tre e in tutte e tre il Comune ha messo il cartello di un uso più ocupato, per evitare costi elevati.
Anche a Sciacca molte fontane pubbliche nel corso della gestione Girgenti acque sono state chiuse dal Comune, che era costretto a pagare bollette con costi elevati.
Ciaccio è a capo della protesta che i sindaci agrigentini stanno portando avanto contro Girgenti acque. Il prossimo 7 agosto gli amministratori del territorio provinciale saranno a Palermo per una imponente manifestazione di protesta con cui chiedono un intervento della Regione.
Gli amministratori “si sentono abbandonati”. E chiedono a gran forza di eliminare le sperequazioni e disuguaglianze nella gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. Ora si sentono abbandonati anche i cittadini di Sambuca, che non vedranno scorrere l’acque nelle loro fontanelle…