IL COMUNE INDEBITATO PER 10.7 MLN DI EURO. 264,95 PER OGNI CITTADINO

Di positivo c’è che dal 2012 alla fine del 2016 l’indebitamento è sceso di 5.7 mln di euro

La nuova amministrazione avrà un compito non facile. Riceverà il testimone di un indebitamento di 10.786.379 euro. Ma l’eredità si trascina da tempo, anche se la cifra, nell’ultimo quinquennio, è scesa di parecchio. Sono numeri che abbiamo preso dalla relazione di fine mandato del sindaco. Numeri che sono stati sotto il vaglio del Collegio dei revisori e trasmessi alla Corte dei Conti.

Nel 2012 , l’indebitamento era di 16.551.462 euro che spalmato sulla popolazione certificata di 41.110 abitanti dava la cifra di un carico di 402,61 euro per residente.

A fine 2016 , l’indebitamento è risultato di 10.786.379 euro, cioè di 5.765.083 euro, pari a 264,95 per residente (la popolazione certificata al 31 dicembre 2016 è di 40.710 persone).

Teoricamente, ogni residente nell’ultimo quinquennio ha diminuito il suo debito pro capite di 173,66 euro. Il sindaco Di Paola, nella relazione, rimarca come “durante il mandato, l’Ente non ha mai sforato il patto di stabilità, né è stato considerato strutturalmente deficitario”. Nell’indebitamento complessivo è considerato anche la corposa riduzione dei debiti fuori bilancio che, praticamente, si sono dimezzati, passando da quasi 8 milioni di euro a circa 4. I debiti fuori bilancio sono rappresentate dalle somme non previste nelle delibere e sono frutto di contenzioni sfociati per vie giudiziarie.

“Nel corso del mandato amministrativo l’Ente ha incontrato notevoli difficoltà di carattere finanziario soprattutto legati al mantenimento degli equilibri di bilancio”, è scritto nella relazione. Tale difficoltà, rilevate anche dalla Corte dei Conti, si possono riepilogare nei seguenti principali punti: riduzione consistente di trasferimenti statali e regionali; elevata esposizione debitoria dell’Ente; bassa riscossione dei tributi locali accertati; introduzione dei nuovi principi contabili derivanti dall’armonizzazione con particolare riferimento all’accantonamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità”.

Queste criticità- continua – sono state affrontate ed in parte recuperate con l’aumento della pressione tributaria, la riduzione della spesa, il recupero di entrate tributarie ed extra-tributarie ed utilizzo/recupero di entrate straordinarie (es. credito Eas), il  monitoraggio costante dei debiti fuori bilancio e riconoscimento degli stessi, il maggior controllo del concessionario della riscossione delegato al recupero coattiva dei ruoli di riscossione e messa in mora delle entrate extra-tributarie. Inoltre, l’Ente ha “regolarmente dato attuazione ai nuovi adempimenti provvedendo al riaccertamento straordinario dei residui approvato in data 24/09/2015 che ha determinato un disavanzo di amministrazione di euro 9.182.405,12, che è stato ripianato in anni 30 per un importo annuo di euro 306.080,17.

Certamente, questi numeri, dovrebbero essere tema importante durante la campagna elettorale. Ma soprattutto un elemento di certezza che deve essere recepito per evitare che il nuovo sindaco, la nuova Amministrazione, possa “poi” constatare la realtà finanziaria del Comune e trincerarsi dietro l’ormai nota affermazione “soldi non ce ne sono”.

La realtà è questa, e rispetto ad essa è necessario che ci sia certezza e chiarezza da parte dei candidati a sindaco.

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