IL COMUNE E IL SERVIZIO TURISTICO REGIONALE PROMUOVONO LE TERME. FINALMENTE UN DEPLIANT
Toh! Il Comune e la regione si “svegliano” e si accorgono che a Sciacca esistono le terme. Finalmente viene diffuso un depliant (ben fatto) “spinto” dal Comune e dalla Regione. Iniziativa lodevole grazie all’impegno del dirigente del Servizio Turistico regionale, Nuccio Catagnano, e dell’assessore Salvatore Monte.
Il depliant spiega la bontà delle terme anche in lingua inglese (finalmente ci siamo “eruopeizzati”). Sul depliant c’è anche il sito del Comune di Sciacca. Questo il testo in italiano:
Sciacca è un centro termale fre quentato sin dall’antichità tanto che i romani la chiamarono Ther rmae Selinuntinae, anche perché la città fu colonia di Selinunte. Sciacca trae l’origine del suo nome dal latino ex aqua e il suo patrimonio idrotermominerale è fra i più ricchi e completi del mon do. Solo tre delle sue innumerevoli acque vengono, infatti, sfruttate: la salsobromojodica ipotermale usata per i bagni, ed irrigazioni gi necologiche, la sulfurea-salso-sol fato-alcalino-termosa, iperterma le, radioattiva, incolore, odorante di idrogeno solfato e acqua di Fontana Calda, una mediominerale del tipo S. Pellegrino e Reco aro, usata dai saccensi per bibita. Una delle risorse termali di Sciac ca sono le famose grotte o stufe all’interno delle quali l’atmosfera satura di vapore acqueo raggiun ge la temperatura di quasi 40°; la terapia essudatoria (antrotera pia) che vi si pratica risulta molto efficace per la artrosi, per diverse patologie dell’apparato osteoar ticolare, per le patologie infiam matorie delle vie aeree superiori, per la gotta e la uricemia. Tra le diverse acque presenti nella zona, spicca invece quella di natura sul furea che sgorga dalla Valle dei bagni e che è alla base del fango poi utilizzato per la fangoterapia; si tratta di un’acqua sulfureo-sal so-bromo–iodico ipertermale che sgorga alla temperatura di 56 gradi.