Il Comitato per la Salute sollecita Razza: “Perché ancora non si nomina un direttore generale all’Asp di Agrigento?”

“È caduta nel nulla la richiesta accorata del 30 marzo scorso, con la quale 38 Sindaci della nostra Provincia hanno chiesto la nomina immediata del Direttore Generale dell’ASP di
Agrigento: “Adesso basta, – hanno gridato i Sindaci – venga nominato immediatamente il direttore generale”. Inizia così l’ulteriore sollecito del Comitato Civico per la Sanità di Sciacca attraverso una lettera scritta all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e ai parlamentari Mangiavacallo, Catanzaro, La Rocca Ruvolo e Rino Marinello.

Ma anziché nominare un direttore generale, pare che l’assessore Razza stia nominando un Commissario per l’ASP di Agrigento. Tutto ciò,  “contro l’avviso espresso da parte dei parlamentari La Rocca Ruvolo, Mangiacavallo, Afflitto”, rimarcano Ignazio Cucchiara e Franco Giordano che pongono un interrogativo: “Perché non si procede immediatamente alla nomina del nuovo Direttore Generale, individuando un vero manager capace di affrontare responsabilmente la particolare grave situazione dell’ASP di Agrigento, resa ancora più critica dall’emergenza covid 19?”

Ma c’è ancora un punto di domanda posto dal Comitato: “È possibile che nemmeno una situazione particolarmente preoccupante, come quella attuale, consente di bloccare eventuali spinte e sollecitazioni che nulla hanno a che fare con la salute del cittadino?”

Il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca torna a ribadire che “soltanto un vero direttore generale è oggi in grado di riorganizzare la rete dei servizi, affrontando con responsabilità
e consapevolezza i problemi legati alla fase 2 della pandemia in uno a quello di garantire senza indugio le funzioni ordinarie dei vari presidi ospedalieri e, in particolare, di quello di Sciacca”.

“Per l’ospedale di Sciacca  persiste immutato, tra gli altri, il grave problema del personale medico, infermieristico ed ausiliario, la carenza del quale rende problematico anche il lavoro ordinario”, conclude la lettera.