Il centrodestra si riunisce…e si aggiorna. Fabrizio Di Paola in “riflessione”

SCIACCA- Più che una coalizione sembra un’armata senza generali che ha perso l’orientamento. Il centrodestra, o meglio ciò che rimane dell’armata spinta dai venti di Silvio Berlusconi nei tempi che furono, sembra imprigionato dal fascino delle riunioni che non danno frutto. Una sorta di appuntamento da “amici al bar” per consumare qualcosa, parlare del più e del meno, e poi tutti a casa.

Si è conclusa senza nulla di fatto l’ennesima riunione, di oggi pomeriggio, alla Badia Grande di Fratelli d’Italia (con Bono e Cognata), Mpa (con casciaro e Maglienti), Sciacca al Centro (con Bivona e Sala) e Forza Italia (con Alonge, Sanfilippo e Russo). Fratelli d’Italia  aveva anche la delega di Diventerà Bellissima poiché Silvio Caracappa non poteva essere presente. Non c’era Matteo Mangiacavallo.

Non c’era neanche il cosiddetto “gruppo Cascio” quello che fa riferimento all’ex deputato regionale Totò Cascio e che a Sciacca fa riferimento ad Alberto Sabella e Nino Venezia. Nel gruppo c’è una buona parte che non vede di buon occhio coalizzarsi con il centrodestra. Non è escluso che Totò Cascio possa essere attratto dalla Nuova DC di Totò Cuffaro.  In questi giorni, a Sciacca, ci sono stati incontri. Del resto, cascio è stato un fedelissimo di Cuffaro.

In tale contesto, emerge una novità: Fabrizio Di Paola è in riflessione e non pare più invogliato alla candidatura. Le nubi restano nere all’interno del centrodestra e Fabrizio Di Paola sta, molto probabilmente, percependo il forte rischio a buttarsi nella mischia con una coalizione la cui prerogativa sembra essere diventata quella di fissare riunioni senza, però, giungere alla conclusione.

Se Fabrizio Di Paola dovesse dare seguito alla sue perplessità e tirarsi indietro, si aprono scenari che fanno implodere il centrodestra.

Altra riunione, altro appuntamento. Intanto, massimo il 18 maggio devono essere presentate le liste in segreteria generale del Comune.

Filippo Cardinale

(Foto di repertorio)