IL CARNEVALE NON TIRA PIU’, POCHI SOLDI E SOLO…TRE CARRI
Una delle associazioni ha presentato istanza per realizzare un carro in concorso e il Peppe Nappa
E’ finita definitivamente l’era del carnevale dagli innumerevoli carri allegorici. Superavano abbondantemente la cifra di 10. Oggi, per le esigue casse finanziarie comunali, per carnevale sfilerà un trittico di carri, più il Peppe Nappa. Ma il rischio è che siano due più Peppe Nappa visto che un’associazione ha presentato unica proposta con doppia istanza, carro + Peppe Nappa.
E’ inutile celarsi dietro un dito: cambia tutto, cambia l’atmosfera. Tre sono pochi, non fanno “massa”. Del resto, la realtà conferma la lunga agonia di quella che era la festa più attesa dai saccensi. In buona sostanza, a rimanere competitivo è rimasto il carnevale di Acireale, l’unico in Sicilia che resiste alla crisi finanziaria che attenaglia gli enti locali.
Il bando comunale è stato pubblicato, ma le domande pervenute sono state un “flop”, rispetto alle attese. Il carnevale, diciamo la verità fino in fondo, ormai è costoso anche per i carristi. Finito l’entusiamo degli anni ottanta, si è dovuto fare i conti con la realtà economica. Insomma, alla passione è subentrata la visione economica di chi si accinge a costruire i giganteschi e magnifici carri allegorici.
Il Comune non può fare di più. Svuotando i portafogli dei cittadini con tasse e tributi, ricevendo di anno in anno sempre meno contributi statali e regionali, oggi è immorale spendere cifre elevate per una solo manifestazione.
Nè è valsa l’esperienza dei privati, come è successo lo scorso anno. Bisogna inverntarsi qualcosa di nuovo. Il carnevale di Sciacca non è commercialmente valido. Si rischia tutto in due giorni, sabato e domenica. L’esempio dello scorso anno è stato fin troppo evidente.