Il 2 GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA?

Come ogni anno, oggi si festeggia il compleanno della Repubblica, ma l’Italia sembra oggi aver tradito il grande sogno democratico dei padri fondatori. Quel 2 giugno del 1946 quando, con poco più di 12.700.000 voti, gli uomini e le donne italiane decisero che l’Italia doveva diventare una Repubblica a sfavore della Monarchia, all’ora in carica. Una data “garanzia” di quel punto che oggi è la Costituzione. Che cosa significa oggi celebrare quella scelta? Difficile pensare al patriottismo, ma anzi ad un opportunità anche per i commercianti per rifarsi e risollevarsi con nuove iniziative per affrontare con positività la nuova stagione. Basti pensare alla pubblicità che circola in rete.

Sfruttando il ponte del 2 giugno, essa è un modo per invogliare la gente a partire. Ma partire da dove e per dove? I siti di vacanze spronano l’evento per aprire la stagione agli sconti, ed altri lo ritengono un modo per evadere dalla realtà circostante. Oggi è vero che la parola “Repubblica” è un utopia, ma è anche vero che essendo noi i veri soggetti di diritto e dotata di capacità giuridica. Dobbiamo sfruttare quel che l’articolo 1 della Costituzione ricorda:” l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.

Se non è oggi possibile viver meglio, almeno è possibile avere “idee innovative “ per trovare un alternativa alla crisi.

MYRIAM MAGLIENTI

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