Ignazio Messina (Anci): “Lavoro negli enti locali non attrattivo. Occorre adeguare i trattamenti economici”
I dipendenti degli enti locali siano diminuiti del 25% negli ultimi 10 anni, passando da 479.000 nel 2007 a 342.000 nel 2022.
SCIACCA. “Adeguare i trattamenti economici negli enti locali a quelli regionali garanzia di servizi più efficienti per i cittadini”. Così Ignazio Messina, vice presidente nazionale dell’ANCI con delega al personale e portavoce nazionale di Noi Moderati, a margine dell’assemblea dei Sindaci dei Comuni della Sardegna.
“I comuni sono il primo baluardo dello Stato – ha detto il presidente del consiglio comunale di Sciacca – l’efficienza dei servizi erogati costituisce una priorità necessaria a garantire la qualità della vita e lo sviluppo di un territorio. La formazione del personale e la digitalizzazione sono determinanti per offrire buoni servizi, al passo con i tempi e con le necessità dei cittadini”.
L’esponente politico di Noi Moderati rileva come oggi il lavoro negli enti locali purtroppo non è più attrattivo ed i concorsi, soprattutto al Nord Italia e nei piccoli comuni, vanno spesso deserti. A questo problema si aggiunge quello dell’inflazione che rende impossibile vivere nei grandi centri con stipendi non adeguati.
“A causa di uno stipendio non congruo e di strutture non adeguate – aggiunge Messina – i vincitori di concorso, abbandonano dopo poco tempo scegliendo altri sbocchi occupazionali più soddisfacenti e remunerativi. Non è un caso che i dipendenti degli enti locali siano diminuiti del 25% negli ultimi 10 anni, passando da 479.000 nel 2007 a 342.000 nel 2022. Molto il Governo sta facendo per garantire, soprattutto per i più giovani, migliori condizioni economiche e lavorative – ha concluso durante il suo intervento – ma ritengo che sia necessario adeguare i trattamenti economici pubblici tenendo conto delle mansioni svolte, delle competenze e delle responsabilità assunte, a prescindere dall’ente di appartenenza. Sono sicuro che il Governo saprà accettare questa ulteriore sfida mettendo, ancora una volta, le necessità dei cittadini e la qualità della vita degli italiani al primo posto.“