IERI SERA RIUNIONE DI COMITATI DI QUARTIERE: “SI FA POCO PER LA QUESTIONE DEGLI SVERSAMENTI DEI LIQUAMI. PRESENTEREMO UN ESPOSTO”

Si sono dati appuntamento,ieri sera allo Stazzone, i rappresentanti dei Comitati di quartiere della Foggia, Ferdinandea e Stazzone, del Comitato “Intercopa” e delle Associazioni “L’altra Sciacca”, “Mizzica”, “Acquario”, Meetup “Grilli di Sciacca”.

E’ stato il presidente del Comitato “Foggia”, Donatella Raso, a illustrare, inizialmente, le motivazioni che hanno portato al coinvolgimento dei Comitati di quartiere e delle Associazioni che operano a Sciacca, dopo gli ultimi episodi di sversamento di liquami a mare.

“Il problema dell’inquinamento ambientale – ha detto Raso – non riguarda solo il quartiere della Foggia, ma investe l’intera città”.

A fare da spunto l’ultimo episodio di sversamento liquami  verificatosi qualche settimana. 

Il tratto di costa compreso tra lo Stazzone e la c.da Foggia, è tra le spiagge saccensi più facilmente accessibili, ed oltre che dai residenti è frequentato da molti cittadini di Sciacca.

Alla Foggia ed alla Tonnara si svolgono anche numerosi raduni GREST, con la partecipazione di tantissimi bambini che quotidianamente affollano la spiaggia e trascorrono molto tempo in mare.

“Tuttavia- è stato evidenziato nella riunione- il continuo verificarsi di questi “incidenti” potrebbe determinare da una parte l’ineluttabile distruzione di una delle più frequentate ed accoglienti zone balneari della nostra città, e dall’altra causare la contrazione, per i bagnanti, di malattie anche infettive che possono degenerare in condizioni di contagio della collettività”.

Un fatto è di tutta evidenza è emerso: “chi gestisce il depuratore, con troppa frequenza sembra incorrere in un “incidente” che dovrebbe, invece, essere circoscritto ad evento straordinario ed imprevedibile. Dopo quanto accaduto è legittimo chiedersi se si tratti di sola coincidenza il fatto che dopo la presa in gestione del depuratore – nel marzo 2013 – da parte della Girgenti Acque, si siano verificati gli sversamenti con una cadenza quasi periodica”.

Nel corso della riunione, inoltre, “è stato posto l’accento sull’immobilismo dell’Amministrazione comunale che – secondo i rappresentanti dei Comitati di quartiere e delle Associazioni – dovrebbe varare una serie di iniziative per un maggiore controllo sull’attività di Girgenti Acque”.

Già in un precedente esposto a firma dei rappresentanti di tutti i Comitati di quartiere di Sciacca – che ha portato all’avvio di una indagine giudiziaria da parte della Procura della Repubblica di Sciacca – era stata suggerita all’Amministrazione in carica di istituire appositi registri vidimati dove riportare giornalmente le letture dei contatori elettrici di tutte le stazioni di pompaggio e dove registrare le portate in ingresso ed uscita dal depuratore.

Questo, per i rapprsentanti dei Comitati,  consentirebbe di accertare in qualsiasi momento, e soprattutto quando si verificano gli sversamenti di liquami direttamente a mare, il reale funzionamento degli impianti.

“E’ paradossale che l’Amministrazione guidata da Di Paola non si sia ancora attivata per la progettazione e la realizzazione di un sistema di accumulo e riutilizzo delle acque reflue già depurate. Una soluzione progettuale che permetterebbe la eliminazione definitiva dello sversamento nel torrente Foce di Mezzo – del quale è previsto un utilizzo temporaneo per lo scarico delle acque depurate – che potrebbero essere invece utilizzate in agricoltura”.

A conclusione dell’incontro è deciso all’unanimità di elaborare un esposto da indirizzare non solo alle Autorità a livello locale ma anche a livello nazionale, regionale e provinciale, affinché vengano accertate e valutate eventuali responsabilità anche di natura penale.

Tutto questo alla luce di quanto legiferato recentemente dal Parlamento italiano in materia di “Delitti contro l’ambiente” che ha previsto e le nuove fattispecie di inquinamento ambientale, disastro ambientale, impedimento di controllo ed omessa bonifica.

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