I soldi delle scommesse a Matteo Messina Denaro. Beni sequestrati a imprenditore Carlo Cattaneo
Sequestro del patrimonio dell’imprenditore Carlo Cattaneo, 35 anni, ritenuto vicino alla famiglia di Matteo Messina Denaro. La Dia ha eseguito a Castelvetrano il decreto emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, presieduta da Enzo Agate, su proposta del direttore della Dia Giuseppe Governale, e del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. Il valore dei beni viene stimato in 300 mila euro.
Secondo gli inquirenti, le agenzie di scommesse di Cattaneo avrebbero finanziato la famiglia del latitante trapanese. Le indagini hanno origine dal blitz “Anno Zero” avvenuto nel 2018. Ventuno le persone arrestate da carabinieri del Ros, Dia e polizia. Dell’elenco facevano parte anche i cognati del latitante, Rosario Allegra e Gaspare Como. Il primo è morto in carcere. Una parte degli arrestati di allora è stata condannata in primo grado, per altri, tra cui Cattaneo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, il processo è ancora in corso. Nel corso delle indagini era emersa una delle ultime tracce della presenza di Messina Denaro in Sicilia con tanto di consegna di pizzino.
I magistrati inquirenti della Dda sono convinti che Carlo Cattaneo abbia ottenuto l’appoggio di Francesco Guttadauro, il nipote del cuore di Matteo Messina Denaro, e successivamente di Rosario Allegra per espandersi nel settore delle scommesse. Dalle indagine era emerso un intreccio di interessi fra Trapani, Palermo e Catania con Cattaneo protagonista.
Il sequestro riguarda due società di capitali e una ditta individuale (con sedi a Palermo e a Castelvetrano) del settore della ristorazione e nei servizi informatici di gestione di sale giochi e scommesse; un appartamento, un appezzamento di terreno e un fabbricato in corso di costruzione a Castelvetrano; diverse auto e moto; 4 conti correnti bancari, una polizza, depositi e rapporti con istituti di credito.