I sindaci agrigentini a Roma per protestare: “Strade, aeroporto e ferrovie, subito”. Ma il Piano di Rilancio è già chiuso
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Sono arrivati a Roma per protestare i sindaci agrigentini. Tengono uno striscione grande dove è scritto: Agrigento fuori dall’Italia? I sindaci vogliono strade, aeroporto e ferrovie. Adesso, subito.
Il Governo nazionale ha già varato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (bruttissimo sostantivo che adesso va di moda) e i sindaci protestano perché “non accettano di rimanere fuori” e sono “pronti a difendere le esigenze del loro territorio a qualunque costo per chiedere maggiore attenzione per quella che per molti è “l’ultima provincia d’Italia”. Sono a Roma a protestare per l’esclusione della provincia agrigentina da qualunque ipotesi di sviluppo poiché le loro richieste sono fuori dal Recovery Plain.
“Dalla lettura del piano si evince chiaramente che non c’è un serio progetto ferroviario, non viene presa in considerazione la distanza dagli aeroporti, non c’è la volontà di consentire alla provincia di Agrigento di superare il gap infrastrutturale con le altre province, non c’è attenzione per migliorare la viabilità interna e soprattutto non c’è traccia di un impegno concreto per la chiusura dell’anello autostradale siciliano”, lamentano.
“Siamo stanchi- hanno dichiarato in una nota- che i provvedimenti governativi continuino a scippare al Sud quelle risorse necessarie che servono per creare le condizioni minime di sviluppo e di crescita essenziali per non avere un’Italia a due velocità e per arrestare l’emigrazione di tanti giovani per mancanza di lavoro e di opportunità”.
I sindaci che parteciperanno alla protesta sono quelli dei Comuni di Sciacca, Ravanusa, Ribera, Palma di Montechiaro, Ioppolo Giancaxio, Sambuca di Sicilia, Alessandria della Rocca, Santa Marghetita Belice, Santo Stefano Quisquina, Grotte, Comitini, Raffadali, Porto Empedocle, Santa Elisabetta, Menfi, Bivona, Agrigento, Naro, Lucca Sicula, Realmonte, Burgio, Cattolica Eraclea, Montevago, Camastra e Campobello di Licata.
Intanto, il PNRR è stato già approvato dalla Camera dei Deputati e dal Senato. Il 30 aprile il Piano sarà consegnato a Bruxelles.
Filippo Cardinale
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