I RENZIANI ALLA CONQUISTA DELLE SEGRETERIA CITTADINA

Per le prossime amministrative, invece, la politica si muove ancora con vecchi schemi

Le prossime amministrative sono tra meno di un anno. La corsa è lunga, ma dopo l’estate si entra nel pieno dell’organizzazione della macchina elettorale. La prima tappa è l’elezione del segretario cittadino. Se è vero che si usa il politichese e si dice che deve essere espressione unitaria tra le varie correnti del Pd, è vero che i numeri stanno dalla parte dei renziani, in modo specifico del gruppo che fa capo a Michele Catanzaro, l’ex gruppo Cantiere Popolare. I renziani vivono una situazione di forza, hanno il capogruppo consiliare e puntano alla segreteria locale. Il gruppo è ben organizzato per calamitare consenso. Raggiunto tale obiettivo il risultato è che vengono fermate le mire del “vecchio” Pd, l’asse Panepinto-Capodicasa.

Compiuto questo passo, la politica posizionata a sinistra deve fare i conti in vista delle prossime elezioni amministrative. Si pensa alle primarie per scegliere il candidato. Primarie di coalizione. Ma quale? Sel vuole vederci chiaro e non crede alle primarie, almeno con il metodo precedente. Intanto, ha già acceso il motore Sciacca Democratica del senatore Nuccio Cusumano che, certamente, non darà vita facile al Pd. Cusumano è cosciente che non è sufficiente pensare alla prossima competizione elettorale rimanendo ancorati su griglie politiche e di alleanze che hanno seganto il tempo. Michele Ferrara ed Elvira Frigerio hanno dato l’addio all’Mpa e costituiranno una lista civica. Lista che sarà alternativa all’attuale guida della Città. Un percorso tutto da scoprire e che, certamente, non traguarda solo il semplice profilo di una lista di supporto.

Il centro destra è quasi pronto. Ma in questa zona c’è calma apparente. Forza Italia attende le decisioni del sindaco Fabrizio Di Paola. Si ricandida? Qual è l’alternativa ad un no? Ci sono spazi regionali o nazionali? Il gioco non è semplice, e in questa vicenda rimane determinante la volontà del senatore Giuseppe Marinello. L’amicizia diretta tra Angelino Alfano e Fabrizio Di Paola non ha un peso tale da superare i disegni di Marinello e il peso dello stesso all’interno di Ncd e nei confronti del Ministro. Alla Regione nel 2017 si eleggeranno 20 deputati in meno, a Roma la prospettiva (se passa il sì alla riforma costituzionale) è la soppressione del Senato. Gli spazi per Di Paola si restringono e non può compire passi falsi.

In città sembra lievitare il consenso per il Movimento 5 Stelle. In giro si coglie bene il malumore nei confronti di vecchi schemi politici. Ma non basta il malumore. I grillini devono creare sinergia al loro interno, cosa che manca, e trovare un candidato dirompente. Matteo Mangiacavallo non intende candidarsi. L’assemblea permanente, di recente costituita, sta evidenziando il limite di visione dei grillini. Stanno evidenziandole solite e note carenze di ordinaria amministrazione. Manca la novità, manca la visione di una programmazione capace di proiettare lo sviluppo della Città in una dimensione diversa e nuova.

La “vecchia politica” dimostra di insistere su schemi ormai troppo datati. Una politica distante dai cittadini. L’errore grossolano che può compiere è quello di ritenere che la gente è disposta a votare come negli anni precedenti. Oggi, c’è una gran voglia di rompere gli schemi tradizionali. La politica che comprende ciò parte con una marcia in più. Sbaglia chi pensa di guardare il futuro di Sciacca con programmi elettorali fatti con il copia e incolla di quelli precedenti, zeppi di enunciazioni che tali sono rimaste.

L’associazionismo ancora non scende in campo. Attivissimo a segnalare problemi e denunciare le incongruenze presenti nella nostra città, elemento invisivo per calamitare attenzione rispetto a tematiche pregnanti come la situazione sanitaria e ospedaliera in particolare, potrebbe assumere un ruolo di rilievo e presentarsi alla città con un programma innovativo, dimostrando di passare dalle sollecitazioni ad un governo della città stessa completamente fuori dal perimetro politico che h governat per decenni la nostra Sciacca.

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