I PRIMI CENTO GIORNI DI FRANCESCA VALENTI
Sono trascorsi cento giorni dall’insediamento del sindaco Francesca Valenti. Non è un periodo tale da tirare la riga della somma. Solitamente, però, ogni nuovo governante, ha una agenda nella quale segnare i passi dei primi cento giorni del suo governo.
I cento giorni includono anche il periodo di agosto, mese nel quale in una città turistica gli amministratori non vanno in ferie, anzi devono alzare la guardia per via dell’alta stagione tipica di una città turistica.
L’interesse a tracciare un primo sub totale dei cento giorni è stimolante, soprattutto sulla base dello slogan diffuso dall’attuale sindaco durante la campagna elettorale: il cambiamento. Ma vediamo qual è il percorso dei questi primi cento giorni.
EMERGENZA RIFIUTI. L’estate appena trascorsa si è caratterizzata da un’emergenza rifiuti che è stata più marcata rispetto a quella dello scorso anno circoscritta, fortunatamente, in pochi giorni. Le colpe sono da imputare alla Regione incapace di gestire la materia della raccolta dello smaltimento dei rifiuti. Ancora oggi si va avanti con le discariche, anche perché a furia di dire sempre no, ad esempio con i termovalorizzatori, alla fine ci si trova immersi tra i rifiuti.
L’estate appena trascorsa ha visto il ripetersi dell’emergenza rifiuti, ma replicata in un tempo più spalmato. La città si è presentata sporca e piena di rifiuti ammassati, oltre che sparsi a bella vista nel centro storico, interessando anche il salotto della città quale piazza Angelo Scandaliato. Di fronte a tali emergenze si è costretti a subire e non basta la semplice enunciazione di un cambio di rotta. Intanto, anche quest’anno a causa delle emergenze, il costo da distribuire sui contribuenti sarà elevato e si aggira attorno ai 600 mial euro.
IMPOSTA DI SOGGIORNO. Con decisione della Giunta, l’imposta di soggiorno è stata inasprita, collocando Sciacca tra le città turistiche dove è tra le più alte. A fare compagnia a Sciacca c’è Taormina, ma la qualità dei servizi che Taormina offre ai turisti non è lontanamente da paragonare a quella della nostra città. A storcere il naso le due principali strutture ricettive, quelle che garantiscono il 97% delle presenze turistiche. Una scelta avvenuta senza il giusto coinvolgimento, ma soprattutto la lamentela, colta a pieni mani dalla clientela, nei confronti di un ventaglio di servizi insufficienti che continuano a persistere.
RISOLUZIONE CONTRATTUALE CON GIRGENTI ACQUE. La risoluzione del contratto con Girgenti Acque è stato il cavallo di battaglia dell’attuale sindaco. Nei comizi evidenziava come, avendo letto la convenzione, vi fossero elementi tali da indurre ad una risoluzione. Oggi la via della risoluzione non è così semplice come prospettata. La relazione della Commissione ispettiva costituita dalla Regione non aiuta il cammino intrapreso dall’Ati in direzione della risoluzione. Anzi, il paradosso è che la più grossa inadempienza registrata è proprio dell’Ati e prima ancora dell’Ato. Il contratto di appalto che la Girgenti Acque si è aggiudicato prevedeva che tutti i 43 Comuni agrigentini consegnassero le reti idriche. Ciò non è avvenuto e solo in 27 hanno adempiuto agli obblighi di legge. Né aiuta la via della risoluzione contrattuale il parere espresso, dietro corposa parcella, dall’avvocato Mazzarella il quale ha evidenziato una forte inadempienza compiuta prima dall’Ato e continuata dall’Ati: la non consegna da parte di 16 Comuni alla Girgenti Acque delle reti idriche, come imposto dalla legge. La via della risoluzione contrattuale prosegue, almeno nelle intenzioni. E’ un banco di prova insidioso il cui esito negativo avrà conseguenze di immagine sul sindaco Valenti.
CARNEVALE. La popolare e controversa festa carnascialesca saccense è al centro dell’agenda dell’assessore Filippo Bellanca. E’ il suo primo vero appuntamento da amministratore. L’unica certezza che sino ad oggi è data sapere è che la festa si svolgerà nei giorni di sabato, domenica, lunedì e martedì. Non ci sarà più il doppio weekend, novità della scorsa edizione che ha registrato apprezzamento. La riuscita del carnevale dipende dalle condizioni meteo. Un doppio week end era una “salvezza” in caso di pioggia. C’è una certezza sul numero dei carri. Saranno cinque, più due mini carri. Sul costo del carnevale si vedrà in seguito. Molto probabilmente ci sarà una rivisitazione al ribasso sui premi destinati ai carri. Un taglio agli eventi aggiuntivi.
TERME. La questione delle terme è un altro argomento che ha risalto nelll’agenda del sindaco. Sostanzialmente non c’è nulla di nuovo rispetto all’ultima legge finanziaria quando in essa si stabilì il riacquisto delle Piscine Molinelli, la riunificazione dei beni termali dalla Terme di Sciacca Spa alla Regione, l’eventuale concessione dei beni in capo al Comune di Sciacca con annesso onere di elaborare ed espletare il bando di evidenza pubblica per l’affidamento delle strutture termali a terzi.
Al di là dei tempi promessi dall’assessore regionale all’Economia, Baccei, tempi che sono slittati dal 31 luglio fino a fine settembre, oggi registriamo che anche questa scadenza è andata a vuoto. Non solo, ma si sono evidenziati problemi che ancora non consentono la totale riunificazione dei beni alla Regione. In buona sostanza, saranno disponibili per il bando, lo stabilimento termale, l’ex convento San Francesco, la piscina del Parco, quella dei Molinelli, il Grand Hotel delle Terme. L’ex Motel Agip è ancora nella disponibilità della Terme di Sciacca Spa, a garanzia dei creditori, come pure a garanzia rimane nella disponibilità della società termale il piccolo albergo. L’albergo San Calogero, con annesse stufe, ancora non può essere riunificato nel patrimonio della Regione.
Sulla questione delle terme, nulla è dato sapere pur considerata la delicatezza e complessità del tema. Eppure, la concessione potrebbe inanellare una catena di oneri non sopportabili per il Comune. Dai costi di manutenzione a quelli della sicurezza dei beni. Ma anche sulla stesura del bando vige il silenzio. Eppure, alla vigilia dell’eventuale decreto di concessione, non esiste un piano programmatico. Esiste solo la volontà della maggioranza di istituire una “Commissione consiliare speciale”, formato da consiglieri comunali che avranno il compito che di solito è espletato da conoscenze tipiche di società di advisor.
BILANCIO. Lo strumento finanziario che dà vita all’attività amministrativa deve essere ancora approvato. Compiuto tale passo con l’approvazione del Consiglio comunale, quando approderà in aula, l’Amministrazione comunale può spiegare le vele per la navigazione. Conoscendo la realtà economica dei Comuni, i devastanti tagli ai trasferimenti che essi hanno subito dallo Stato e dalla Regione, non immaginiamo che la nuova Amministrazione abbia la bacchetta talmente magica da ribaltare il quadro finanziario. La realtà, con molta probabilità, sarà quella che da anni abbiamo ascoltato, dal linguaggio più diretto di Vito Bono che diceva che soddi un ci nnè, a quella più cattedratica di Fabrizio Di Paola che sottolineava la difficile congiuntura economica. Non sappiamo quale termine conierà la docente universitaria alla guida dell’Amministrazione, ma crediamo che la sostanza avrà il timbro della costanza.
TURN OVER IN GIUNTA. Una delle questioni che a breve il sindaco Francesca Valenti dovrà affrontare è la questione dell’ingresso in giunta del consigliere comunale Giuseppe Ambrogio. E’ una questione che riguarda lei e a lei lasciamo il compito di dipanare la matassa. La questione è delicata dal punto di vista dell’equilibrio politico. L’immissione in Giunta di Ambrogio è una promessa assunta da Nuccio Cusumano, il cui partito è stato penalizzato rispetto alla composizione della Giunta nella quale tutti gli altri partiti sono stati garantiti con una presenza. Ma il partito di Nuccio Cusumano è uscito dalle urne come il più votato e lo sforzo deve essere apprezzato con due presenze in Giunta.
Ma la maggioranza non è interessata solo dal vento ambrogiano. Se prima dei cento giorni si è sentita la necessità di un incontro di maggioranza per mettere in chiaro alcuni aspetti, un motivo c’è. Segnali di abbassamento di entusiasmo ci sono. Per motivi diversi, ma che riguardano la maggioranza e pezzi della maggioranza. Le dimissioni di Cinzia Deliberto dalla Commissione consiliare dove era stata nominata presidente. Le esternazioni di Carmela Santangelo che ha invocato, più volte, una maggiore condivisione delle scelte dell’Amministrazione. C’è un elemento sostanziale che ha caratterizzato la coalizione sin dalla nascita. Francesca Valenti, specie nel primo turno elettorale, ha impostato la sua campagna elettorale tenendo a debita distanza diversi personaggi politici. Non per niente, Cusumano, in un articolo pubblicato dal nostro giornale sottolineava tale aspetto. Il 5 novembre si svolgeranno le elezioni regionali. Per adesso è conveniente sorvolare, ma poi il vapore che alimenta dentro la pentola a pressione può cominciare il caratteristico fischiettio, tipico indicatore che la pressione aumenta.
RIAPERTURA VIADOTTO CANSALAMONE. Altro argomento di questo primo trimestre è stato quello relativo alla riapertura del viadotto Cansalamone. Non riteniamo ci possano essere novità rispetto al percorso intrapreso dalla precedente Amministrazione comunale che aveva già provveduto alla pubblicazione di una manifestazione di interesse per professionisti. Si tratta di un ulteriore studio per comprendere se il viadotto è nelle condizioni di sopportare, in sicurezza, il traffico veicolare seppure a senso alternato. Il neo assessore Giuseppe Neri sta procedendo sulla stessa scia, cioè sulla verifica della possibilità di riapertura a senso alternato del viadotto. A patto che la relazione che verrà sottoscritta lo consentirà. Per il resto, il quadro è sempre uguale. C’è un finanziamento di 2.5 milioni di euro per un intervento definitivo sul viadotto. Finanziamento che rientra nel cosiddetto Patto per il Sud. Occorreranno un paio di anni per la definizione della lunghissima vicenda.
Per il resto, spettiamo lo svolgere del tempo. Magari dando ai nostri lettori appuntamento al dopo carnevale, quando saranno trascorsi 8 mesi, il bilancio sarà approvato, e la festa del carnevale svolta. Un arco di tempo nel quale avremo contezza su uno dei temi più importanti della città: le terme.
Filippo Cardinale