Sono due i consiglieri comunali del M5S, Teresa Bilello e Alessandro Curreri. In Consiglio comunale sono sempre presenti (anche se, in verità, fino ad oggi le sedute sono state poche), puntuali. Mai, infatti, sono arrivati dopo la chiama. Chi segue la cronaca consiliare, dal punto di vista giornalistico, non può non notare nei due consiglieri pentastellati uno stile che è diverso da quello “aggressivo”, “giustizialista”, che il movimento ha trasmesso.

Bilello e Curreri hanno uno stile elegante, moderato. Ma ciò non significa di distacco con le tematiche della città. Arrivano in aula sempre preparati sugli argomenti da affrontare. Intervengono pragmaticamente senza perdersi in interventi prolungati e di poco contenuti (come spesso accade in Aula). Vanno al sodo, tenendo un tono di tutto rispetto nei confronti dei colleghi e dell’Aula, che non è altro la rappresentanza degli elettori.

Nell’ultima seduta consiliare, sull’istituzione della Commissione Speciale per le terme, sono stati coerenti. Hanno espresso un loro componente, ma rifiutando la presidenza offerta dalla maggioranza. Hanno rifiutato la vice presidenza e la segreteria. Hanno aderito a farne parte proprio per partecipare direttamente, ma senza essere indotti nella “tentazione” di cariche, alla tematica per l’iter in corso e che riguarda la risorsa termale.

Uno stile moderato che si portano sin dalla prima seduta. Sicuramente sarà la costante durante la consiliatura. Comportamento che non significa non criticare le scelte della maggioranza se esse non sono mirate all’interesse della comunità. Lo si può fare essendo costruttivi, ma anche rispettosi del ruolo dell’Aula. Un esempio da imitare per cancellare quell’orribile e reciproco getto di fango tra le parti politiche tradizionali. Un cattivo esempio che con contribuisce all’attesa “pacificazione politica” che la città attende da troppi anni.

Filippo Cardinale