I DIRIGENTI DEL COMUNE DI SCIACCA “RETROCEDONO” TUTTI NELLA SECONDA FASCIA E GUADAGNERANNO DI MENO. LO HA DECISO L’ORGANISMO INTERNO DI VALUTAZIONE

Riprendendo un articolo pubblicato dal quotidiano La Sicilia, apprendiamo che è stata pubblicata l’ultima relazione dell’Organismo interno di valutazione che valuta l’operato dei dirigenti comunali. Prima di essere rinnovato, l’Oiv nominato nel 2009 dalla precedente amministrazione, ha definito le valutazioni dell’anno 2011, inserendo tutti i dirigenti nella seconda fascia di punteggio, quello cioè che determina le fasce di retribuzione.

Un fatto per certi versi storico visto che negli anni precedenti c’erano sempre stati dei dirigenti che avevano “conquistato” la massima fascia di punteggio. L’attività di competenza dell’Organismo interno di valutazione, che si rinnova ad ogni cambio di guida politico amministrativa, costituisce un adempimento propedeutico ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato a favore del personale dirigente.

La relazione riferita all’anno 2011 (l’ultimo sul quale è stata svolta attività) pubblicata dall’Oiv uscente composto da Antonino Dimino, Domenico Mistretta, Calogero Craco’, Antonio Guirreri e Giuseppe Montalbano, assegna agli otto dirigenti in servizio una valutazione finale compresa tra 91,00 e 94,55, che li fa rientrare tutti nella quinta delle sei fasce retributive.

Per alcuni si tratta di una conferma rispetto alla valutazione dell’anno 2010 (Accursia Fazio, Venerando Rapisardi, Giuseppe Bivona, Francesco Calia) per altri della retrocessione di una fascia (Michele Todaro, Giovanni Bono). Nel 2010 non c’erano Aldo Misuraca (91,20) e Filippo Carlino (94,99). In termini di retribuzione, siamo sull’ordine del 15 per cento in meno dell’indennità massima prevista. La retribuzione di risultato non assegnata, rimane disponibile nello stesso fondo per l’anno successivo.

Di riduzione di indennità di posizione e di risultato percepite dagli attuali dirigenti non parla invece nessuno tra chi ha cariche nel governo cittadino e nella maggioranza. Nel 2013 lo proposero i tre consiglieri più giovani (di maggioranza) dei trenta che siedono in consiglio, quelli di Big Bang. Il risultato è stata una levata di scudi degli stessi dirigenti e di gran parte della maggioranza dell’amministrazione di centrodestra. Dopo pochi mesi i tre (Settecasi, Catanzaro e Augello) passarono all’opposizione. 

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