“I controlli programmati dopo il Covid a Sciacca non funzionano”
SCIACCA. Il lato oscuro del Covid 19 e il post Covid. Lo dice oggi il medico saccense Nino Sandullo, da due settimane in convalescenza a casa dopo 45 giorni di ricovero in ospedale a Caltanissetta.
Sandullo accende l’attenzione sul problema dei controlli successivi alla malattia, passaggio importante di cui non si sente quasi mai parlare. “Fiumi di soldi vengono giustamente stanziati ed utilizzati per trattare la fase acuta della malattia – ci dice il medico – si fanno ampliamenti dei posti letto in terapia intensiva e semintensiva, si parla di conversione di normali posti letto in posti Covid e di Covid hotel, ma nessuno parla di cosa accade nel post Covid, almeno nel nostro territorio”.
La fase del post malattia deve prevedere verifiche e controlli programmati che secondo quanto afferma Sandullo, a Sciacca non ci sono: “Non ci sono – aggiunge – mancano i reparti di pneumologia, mancano i servizi ambulatoriali e dove presenti non sono adeguatamente attrezzati per la gestione della polmonite interstiziale dopo la fase acuta. Nei casi migliori dispongono della sola spirometria semplice. Il problema delle spirometrie è atavico nel nostro territorio e si complica adesso con la gestione di questa sconosciuta patologia di cui non si conosce ancora l’evoluzione”.
Nino Sandullo pone degli interrogativi molto importanti: “Dove fare una spirometria globale e DLCO ? Come seguire nel tempo l’evoluzione clinica di questi pazienti che nei casi più gravi possono evolvere verso la fibrosi polmonare ? C’è la necessità di una implementazione dei servizi ambulatoriali dove esistenti e della creazione di reparti di pneumologia per garantire il diritto alla salute ed evitare il ricorso al privato”.
Sandullo completa la sua riflessione sostenendo che “é necessario che le autorità politiche pensino anche al post-Covid e indirizzino parte della spesa sanitaria programmata per la fase acuta nella gestione del dopo malattia che non’è soltanto controllo strumentale ma anche clinico/terapeutico e riabilitativo.”