I commercianti del centro storico attendono ancora una risposta dal sindaco dopo le dichiarazioni di Leonte

SCIACCA. Il Consorzio “Spazio Centro” Centro Commerciale Naturale (Costituito e accreditato dalla Regione Siciliana nel 2010 composto da oltre 130 consorziati, tutti con attività commerciali nel perimetro del Centro Storico di Sciacca , cosi come indicato nello statuto, motivo per cui non possono farne parte commercianti di altre zone) è ancora in attesa di una risposta del sindaco Francesca Valenti in merito alle dichiarazioni rese dall’assessore al Commercio, Fabio Leonte. L’assessore, in un suo intervento in Consiglio comunale disse che “la via Licata non è l’ombelico del mondo”, riferendosi ad fatto che il tessuto commerciale di Sciacca si estende su tutto il territorio e che le esigenze sono comuni.

Il consorzio negli ultimi dieci anni, e prima ancora con il nome di associazione “Centro Storico”, “ha sempre collaborato fattivamente e spesso anche economicamente, con le varie amministrazioni compreso l’attuale”, scrivono in una nota rimarcando che “non sono privilegiati”.  Il Consorzio “Spazio Centro” Centro Commerciale Naturale si attendeva una presa di posizione del sindaco Francesca Valenti “che non è arrivata”.

Gli associati ribadiscono che “in futuro non possiamo interloquire con chi ci offende in questo modo inaccettabile, ma da parte nostra resta nei suoi confronti una totale collaborazione per portare a completamento tutti quei progetti promessi ed elencati nel suo programma elettorale”.

Per il Consorzio “Spazio Centro” Centro Commerciale Naturale, l’emergenza coronavirus ha compromesso ancora di più tutto il  comparto e di conseguenza “tutta l’economia locale che adesso necessità più di prima di risposte chiare e di un progetto ben definito che non è più possibile rimandare”. Il Consorzio è consapevole che negli ultimi due anni residuali di mandato “non è possibile risolvere tutte le problematiche che riguardano il nostro territorio” e ritengono doveroso, “dare un preciso e chiaro indirizzo alla città, e a tutto il comparto del commercio, che ha voglia di resistere e di ripartire”.