I CENTO GIORNI DI FABRIZIO
La maggioranza traccia un primo bilancio. Ma il vero nocciolo è tracciare il solco della Sciacca che verrà con una programmazione capace di far intravedere lo sviluppo a medio e lungo termine
Editoriale di Filippo Cardinale
Tornato da Bruxelles, il sindaco Fabrizio Di Paola chiama a raccolta la sua maggioranza. Si fa la somma delle attività poste in essere nei primi cento giorni di sindacatura. Di solito i primi cento giorni tracciano un profilo utile a capire con quale marcia la nuova amministrazione segue il suo cammino. Normalmente, entro il primo anno di vita della nuova amministrazione si riesce a delineare su quali basi è poggiato l’impianto amministrativo-politico.
In buona sostanza, si riesce a leggere la rotta lungo la quale il comando della nave pone la navigazione. Le difficoltà in cui versano i Comuni sono note a tutti. E’ un argomento che tocca tutte le realtà locali d’Italia. Certo, quelle siciliane risentono maggiormente della crisi, del taglio dei trasferimenti.
La nuova Amministrazione può vantare, certamente, un ritmo di lavoro degno di una città importante quale la nostra, prima per popolazione in provincia di Agrigento, dopo il Capoluogo. Prima non solo per numero di popolazione, ma anche per le sue caratteristiche economiche. Non dimentichiamo che nel campo del turismo, a fare i numeri sono Sciacca e Lampedusa, con una media di soggiorno che supera i 6 giorni, contro meno di due giorni di Agrigento. Senza dimenticare la specificità e l’apporto di altri importanti comparti come la pesca, l’artigianato, il termalismo, l’agricoltura.
La riunione di maggioranza serve, senza dubbio, non solo a fare un primo bilancio dei cento giorni, ma serve sicuramente al sindaco per immettere nuova propulsione alla giunta e alla maggioranza che lo sostiene in vista della stagione autunnale-invernale. Al di là della sommatoria delle attività sin qui svolte dall’Amministrazione Di Paola, il nocciolo della questione ci sembra il guardare avanti.
La caratura del nuovo sindaco impone un modo di pensare il percorso politico-amministrativo che va verso un profilo la cui asticella deve essere posta a livelli alti. La Città si attende non l’ordinaria amministrazione, che considera alla base del lavoro della Giunta Di Paola, ma una politica e una visione che consente di programmare la crescita e lo sviluppo di Sciacca per un periodo di ampio respiro e che si sviluppi per almeno un decennio. Quale sarà lo sviluppo di Sciacca per i prossimi 20 anni? Quale Sciacca intendono programmare seriamente per i prossimi anni? Su quali basi si intende edificare la Sciacca della rinascita, dello sviluppo, della crescita?
Sono questi gli interrogativi che sottoponiamo alla nuova Giunta, dalla quale ci attendiamo un quadro di insieme che vada oltre l’ordinaria amministrazione. E’ il futuro che ci interessa, sapere quale profili Sciacca intenderà assumere per i prossimi anni.