I BUCHI NERI DI ARMAO, MA LA SUA VISITA A SCIACCA SEGNA UNA SVOLTA
Ancora un anno per affidare le Terme ad un privato e nessun dettaglio del ruolo del Comune nel nuovo assetto termale. Armao ritornerà il prossimo 28 luglio
Per amor del vero ci si attendeva molto di più dalla visita dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. Ci si attendeva maggiore chiarezza sulle procedure che si intendono adottare. Bisogna riconoscere all’assessore Armao lo spirito di cortesia con cui ha onorato l’invito del presidente del Consiglio comunale, Filippo Bellanca, a venire a Sciacca e affrontare la tematica. Noi del Corriere di Sciacca abbiamo posto 10 domande all’assessore che è arrivato a Sciacca con una copia degli interrogativi posti. Però attendiamo, in modo esaustivo, ancora 10 risposte. Molto probabilmente, Armao, che è pragmatico, attende alcuni passaggi da devono arrivare da Palazzo dei Normanni che, come si sa, di pragmatico ha nulla. Da questo punto di vista, Armao è stato esaustivo nel spiegare che martedì prossimo la Commissione Bilancio dell’Ars licenzierà (speriamo) il parere vincolante sul Piano di riordino delle società partecipate della Regione, passo assolutamente essenziale per andare avanti. Basti pensare che la Regione deve procedere con il riordino della giungla delle 37 società partecipate, delle quali ne rimarranno 17.
Poi si procederà con la nomina di un advisor (unico per le due società termali siciliane) e la pubblicazione del bando di evidenza pubblica per l’affidamento al privato delle strutture termali. Forse, per la metà del 2012, il lungo iter della privatizzazione delle Terme, iniziato nel 1999, arriverà a conclusione. Armao ritornerà a Sciacca il prossimo 28 luglio, spera con la nomina dell’Advisor già effettuata. Insomma, un passo avanti e un atto concreto, dal quale si comprenderà l’orientamento della Regione nella stesura del bando di evidenza pubblica per l’affidamento.
Apprezziamo una sottolineatura da parte dell’Assessore. Ha precisato il suo concetto sulle Terme, parlando di valorizzazione e non di una privatizzazione sic et sempliciter. Una sfumatura che significa molto e che esprime il concetto dell’importanza della risorsa termale. Una sfumatura non di poco e che spazza via l’immagine che si era diffusa delle Terme, e cioè di un peso del quale la Regione intendeva disfarsene.
Ma chi si aspettava risposte più dettagliate, notizie più esaustive sui singoli processi da espletare, è rimasto deluso. L’assessore Armao, ad esempio, non ha citato che ruolo vestirà il Comune di Sciacca nel nuovo assetto. Ma è sembrato anche un pò spiazzato quando Fabrizio Di Paola, nel corso del suo intervento, ha evidenziato alcune contraddizioni tra l’articolo 21 della finanziaria del 2010 e la legge approvata nel 2007, quando, in buona sostanza, il Parlamento siciliano dava mandato a procedere con la nomina dell’Advisor. Insomma, la Regione ha perso tempo prezioso e nessuno spiega il perchè.
Al dibattito sono intervenuti diversi consiglieri comunali da ambedue gli schieramenti, il sindaco Vito Bono. Sono intervenuti Maurizio Grisafi, Fabrizio Di Paola, Ignazio Di Paola, Silvio Caracappa, Giuseppe Coco, Paolo Gulotta e Paolo Mandracchia. Armao è venuto a Sciacca. Almeno l’invito è stato onorato. Poi…si vedrà, se il Governo regionale non vedrà anzitempo stoppata la sua corsa.
Ma almeno, ad oggi, un obiettivo è stato raggiunto: avere a Sciacca un autorevole membro del Governo regionale. Armao è assessore all’Economia, asessorato che detiene il 75% delle azioni della Terme di Sciacca Spa.