GUARDIA DI FINANZA, DOPO 4 ANNI E MEZZO IL COLONNELLO SOBRA’ LASCIA IL COMANDO PROVINCIALE

Il Massimo Sobrà è stato trasferito a Palermo. Dopo 4 anni e mezzolascia il comando provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento per assumere il comando del reparto logistico operativo, al vertice del quale c’era il colonnello Vincenzo Raffo andato in pensione.

“Sono stati anni intensi – ha detto il colonnello Massimo Sobrà – e ne esco arricchito sotto il profilo dei rapporti umani. E’ stata una esperienza estramente positiva nei rapporti con le procure della Repubblica, nei rapporti con le altre forze dell’ordine, sotto il coordinamento del prefetto di Agrigento. Ho conosciuto due prefetti, entrambi eccezionali sotto il profilo del coordinamento, con capacità e volontà di fare costantemente squadra fra le forze dell’ordine. Penso che sia stato questo che ci ha permesso di affrontare, nel modo migliore, le varie emergenze che si sono verificiate”.

Ha parlato del fenomenpo dell’immigrazione. “Le tragedie nel mar Mediterraneo, nel canale di Sicilia, a Lampedusa e poi la gestione dei flussi, ci sono state più rotte e di volta in volta abbiamo douto modificare il nostro modo di affrontare le situazioni – ha spiegato il comandante provinciale delle Fiamme gialle di Agrigento -. Se non ci fosse stata la volontà di gestire in sinergia, le difficoltà sarebbero stati maggiori.”

Sobra ha parlato anche delle attività investigative e quelle di polizia giudiziaria. “E’ un territorio, quello di Agrigento, in cui c’è bisogno di costruire insieme, ciascuna parte della società civile deve partecipare all’opera di miglioramento delle condizioni generali di vita e di lavoro, per consentire ad Agrigento di risollevarsi e cercare di migliorare quelle che sono le condizioni di vita comune. In determinate classifiche, Agrigento è sempre relegata nelle posizioni di retrovia. Con miglioramenti di diverse posizioni, ma non in prima fascia. Ha inciso, certamente, la crisi finanziaria molto dura. Una crisi in un territorio già in sofferenza”.

Il colonnello Massimo Sobrà ha, inoltre, ricordato l’impegno di questi ultimi anni: il contrasto all’economia illegale, sleale, viziata: “Abbiamo privilegiato l’attenzione sul contrasto all’indebita percezione dei contributi. Ci siamo impegnati per dare sì che quelle risorse andassero a chi ne aveva diritto, cercando di colpire chi voleva goderne senza avere i presupposti giuridici. Parallelamente abbiamo effettuato il contrasto al crimine economico finanziario, ai reati societari e fallimentari. S’è reso protagonista il nucleo, con l’operazione “Discount”, che ha realizzato un servizio che stigmatizza la bancarotta fraudolenta e che ha cercato di recuperare i diritti di creditori rimasti insoddisfatti e scoperti per importi notevoli. Ma c’è stato anche il contrasto – ha proseguito Sobrà – sempre più forte ai patrimoni illecitamente costituiti, quelli della criminalità organizzata con sequestri e confische. In ultimo a soggetti colpiti dall’operazione Nuova Cupola”.

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