GRANDE SUCCESSO DEL PAMPHLET “IL DOLMEN DI SCIACCA” IN OMAGGIO COL NUMERO DEL CORRIERE DI SCIACCA IN EDICOLA

Il pamphlet “Il dolmen di Sciacca”, in omaggio col numero del Corriere di Sciacca in edicola, sta registrando un grosso successo. Il Corriere di Sciacca, l’editore, la redazione, hanno maturato la scelta di pubblicare il risultato della straordinaria scoperta archeologica compiuta da Francesco Lo Bue perchè convinti che Sciacca sia uno scrigno pieno di tesori. Madre natura le ha rivolto un particolare occhio di benevolenza.

L’uomo, sin dagli albori della sua storia, è stato attratto da questo lembo di terra, baciato dal Mediterraneo, e ubicato su un sottosuolo ricco di risorse tra cui spicca quella termale. La storia del territorio saccense, seppure dimostra la sua consistenza, importanza, rilevanza, riserva sempre nuove scoperte. Appunto, ci appare come uno scrigno, il cui fondo è ancora da esplorare, da scrutare. Sciacca è baciata anche da un’altra ricchezza, questa volta umana: la passione di concittadini che dedicano prezioso tempo alla ricerca di testimonianze che risalgono alle origini della città. E’ grazie a loro che quel formidabile scrigno di storia, archeologia, si è arricchito ancor di più e continua ad arricchirsi.

Tutto il territorio saccense, considerato nei suoi quattro punti cardinali, rappresenta una indiscutibile testimonianza di reperti, di insediamenti, che riportano assai indietro l’orologio del tempo. Se Sciacca è ricca di storia medievale, araba, greca, romana, ancora -ne siamo fortemente convinti- deve ancora rivelare importanti testimonianze della presenza neolitica e preistorica. La scoperta dei dolmen è una chiara dimostrazione che ci indica che sulla storia di Sciacca bisogna ancora stimolare la ricerca. Ne siamo convinti, ancora sono da scrivere parecchi capitoli di storia. Capitoli che risalgono agli albori della presenza dell’uomo.

La scoperta del dolmen, cui dedichiamo questo pamphlet, da parte di Franco Lo Bue, stimola noi del Corriere di Sciacca a fare da cassa di risonanza per divulgare l’importanza della ricerca e, nel caso del dolmen, l’interesse che il nostro territorio ha attratto sin dall’alba della civiltà umana. La città di Sciacca, pur impreziosita da tradizioni ludiche capaci di attrarre flussi di visitatori dalle zone limitrofe, deve sempre più puntare sulla cultura. Si rischia, diversamente, di disperdere un inestimabile valore tramandatoci nei millenni.

E’ auspicabile anche un maggiore contributo della Soprintendenza ai Beni Culturali rivolto al nostro territorio, mirato a valorizzare in maniera più adeguata quanto i nostri concittadini, animati da buona volontà e passione, portano alla luce con le loro ricerche, con i loro studi, affinché la nostra vera ricchezza non venga dispersa, o depauperata dall’inerzia.

L’iniziativa del Corriere di Sciacca, di editare questo pamphlet, significa dare un contributo alla valorizzazione delle nostre ricchezze culturali.

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