GOLETTA VERDE CONFERMA: FOCE CANSALAMONE FORTEMENTE INQUINATA

Legambiente ha specificato che sussistono ancora dei problemi con la depurazione delle acque reflue nel nuovo impianto

Fortemente inquinati i due punti analizzati nell’agrigentino da Goletta Verde di Legambiente. Come anticipato da Corriere di Sciacca, i prelivi effettuati allo Stazzone hanno fatto emergere grave inquinamento. Alla foce del torrente Cansalamone, c’è la presenza di inquinamento organico. Legambiente ha specificato che l’impianto di depurazione è stato consegnato un anno fa alla gestione di Girgenti Acque, ma evidentemente sussistono ancora dei problemi con la depurazione delle acque reflue.

Cinque i prelievi effettuati nel trapanese tre dei quali oltre i limiti e di questi uno fortemente inquinato. La situazione più critica è quella riscontrata a Castelvetrano (nei pressi dello sbocco del depuratore alla frazione Marinella di Selinunte). Nello stesso comune è risultato invece “inquinato” il prelievo alla foce del fiume Modione a Selinunte. “Inquinate” anche

La celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del Coou, consorzio obbligatorio degli oli usati, in questi giorni ha fatto tappa in Sicilia.

L’istantanea regionale sulle acque costiere dell’equipe tecnica della Goletta Verde è stata presentata questa mattina, in conferenza stampa a Palermo, presso il Circolo Canottieri, da Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde e Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia. E oltre il danno c’è anche la beffa: perché non solo persistono evidenti problemi nel sistema depurativo siciliano – dice Legambiente- ma i soldi da tempo disponibili e messi a disposizione dal Fondo di Sviluppo e Coesione per adeguare rete fognaria e gli impianti di depurazione (circa un miliardo di euro) rischiano di andare perduti a causa della mancata progettazione da parte degli enti preposti. Una sfida, quella della depurazione, che la Sicilia non risulta ancora essere pronta ad affrontare nel modo giusto.

Legambiente, così come già fatto lo scorso anno, chiede, dunque, alla Regione e alle amministrazioni locali di adoperarsi subito alla programmazione economica degli investimenti, sfruttando l’occasione offerta dai finanziamenti Cipe tutelando così uno dei più importanti patrimoni di questa terra: il mare e il sistema fluviale.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente dal 5 al 9 luglio scorsi.I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come”inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

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