“Gli uffici tecnici in tilt”, l’allarme dell’Ordine degli architetti
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Pesante sfogo del presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento Alfonso Cimino che si scaglia contro le amministrazioni comunali sul mal funzionamento degli uffici tecnici in relazione al rapporto con i professionisti.
«I sindaci – dice Alfonso Cimino – devono provvedere con urgenza a dare risposte immediate attraverso i propri uffici ai nostri liberi professionisti che operano nell’interesse teresse della collettività».
Poi aggiunge: «Prendiamo atto con grande soddisfazione dell’intervento del prefetto di Agrigento, al quale nell’occasione porgiamo il nostro benvenuto nella comunità agrigentina”.
Cimino ricorda che “già nei primi giorni dello scorso mese di febbraio abbiamo avuto modo di incontrare alcuni rappresentati delle amministrazioni comunale a seguito di sollecitazioni che ci erano pervenute da parte dei nostri colleghi che lamentavano uno stallo nelle procedure di rilascio dei titoli autorizzativi ed edilizi nel territorio comunale, con una ricaduta negativa nell’economia del territorio e nella nostra libera professione”.
Poi c’è stata l’emergenza coronavirus e il lungo stop. “A seguito dell’emergenza da Covid-19 speravamo in una ripresa delle attività e abbiamo chiesto di conoscere quali funzionari svolgevano il lavoro agile – prosegue il presidente dellìOrdine degli architetti di Agrigento – in modo da darne comunicazione ai nostri iscritti. Non abbiamo avuto alcun riscontro, nonostante la nostra disponibilità a dare un aiuto immediato anche con progetti di sussidiarietà, venendo incontro alle problematiche dell’Ufficio tecnico. Oggi, dopo cinque mesi, nonostante in queste settimane di concerto con il Collegio dei geometri e l’Ordine degli ingegneri, abbiamo tentato di organizzare un incontro per discutere le problematiche già poste, riscontriamo un ulteriore stallo dello stesso ufficio e un mancato riscontro alle nostre richieste di incontro. Non vale a nulla comunicare di aver identificato un nuovo dirigente, se lo stesso ufficio è sprovvisto di funzionari idonei a svolgere il proprio ruolo o, ancora, comunicare indirizzi telematici per l’invio di pratiche e progetti”.
“Non è possibile accettare il perdurare di tali inadempienze – conclude il presidente Cimino – nonostante la nostra disponibilità a dare tutti i supporti necessari e legittimi per rilanciare il comparto edilizio”.