GLI ANNUNCI A VUOTO DELL’ASSESSORE MONTE: BELLANCA E MANDRACCHIA CHIEDONO CHE FINE HA FATTO LA MOSTRA DI SETTEMBRE DELLE OPERE DI SETE

“Monte predica bene sui social network e razzola male nella realtà”

Non c’è pace per le trenta tele donate nel 2002 dal pittore brasiliano Menelaw Sete alla città di Sciacca.

E non c’è pace nemmeno per l’assessore alla cultura Salvatore Monte, incalzato da più parti per la questione annunci ad effetto con comunicati stampa e social network che poi non si tramutano in atti concreti.

I consiglieri comunali Filippo Bellanca e Paolo Mandracchia oggi vogliono sapere che fine ha fatto l’annunciata mostra delle trenta opere dell’artista brasiliano Menelaw Sete che da oltre 10 anni sono nei magazzini del Comune ?

Nel corso degli anni, a parte due esposizioni, le tele dell’artista brasiliano sono state, arbitrariamente, collocate dentro stanze o corridoi del palazzo municipale facendo venire meno l’idea della mostra permanente e vanificando la volontà del donante; del gemellaggio con la città di Salvador de Bahia non si ha più notizia, se non consultando gli annali storici della nostra città.

“L’assessore al Turismo – dicono i due – garantiva e scriveva sui social network che “entro la prima settimana di settembre le tele avrebbero avuto la loro giusta collocazione in una mostra permanente all’interno del complesso monumentale Tommaso Fazello”, forse abbiamo sbagliato a non fargli precisare l’anno. Ci corre l’obbligo aggiungere che quando i mezzi di comunicazione si utilizzano per fini istituzionali non ci si può lamentare tentando di far passare il messaggio che qualcuno invade la sfera personale, se si vuole preservare la privacy si dovrebbe solamente parlare di fatti e circostanze ascrivibili alla sfera personale, se i social diventano mezzo di comunicazione istituzionale si dovrebbe avere il buon senso di accettare le critiche. Non vorremmo considerare anche questo – concludono – l’ennesimo annuncio dell’assessore al turismo che predica bene sui social network e razzola male nella realtà”.

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