Giuseppe Catanzaro: “Sul randagismo, nel 2018, con un manuale di soluzioni in mano, nei gazebo, noi di Mizzica massacrammo gli amministratori di allora

Lo aveva detto ieri sera in Consiglio comunale e lo ribadisce oggi con un post sul suo profilo Facebook. Il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro confessa ciò che è successo nel 2018 sul tema del randagismo. Dalle illusioni alle delusioni

SCIACCA- Sul randagismo, nel 2018, con un manuale di soluzioni in mano, nei gazebo, si massacrarono gli amministratori di allora. Ed io, di quel massacro fui attore principale. Ci servì, servì a Mizzica per racimolare consensi elettorali. Servì anche me, evidentemente. E’ la confessione, amara, di Giuseppe Catanzaro, fondatore del movimento politico di Mizzica. “Oggi, che al governo ci stanno le miglior energie di Mizzica, le migliori espressioni della sinistra locale, i risultati mancati invocano una riflessione politica inevitabile ed una sostituzione dell’assessore altrettanto inevitabile. Su questo non ci piove”, dice Catanzaro.

“Ma il tema non può essere solo l’assessore Sinagra. Troppo semplice e troppo banale- continua Catanzaro-. Quando infatti chiedi a centinaia di cittadini, ai gazebo, la fiducia su una riforma ma a distanza di anni non sei in grado di adottarla, e nemmeno di iniziarla, il fallimento è di tutto un Movimento e delle scelte fatte da parte di chi lo guida”. Poi un duro attacco al sindaco Fabio Termine: “Che il leader di Mizzica abbia preferito il silenzio, assistendo, in aula, con tranquillità all’ennesimo “massacro” dell’ennesimo assessore, la dice lunga sulla reale situazione politica che oggi interessa da vicino la città”.

“Sul randagismo, come su tanti altri temi, c’è una questione politica grande quanto una casa ma prenderne atto, a chi governa, non conviene. Ieri si chiedevano le dimissioni, oggi, davanti alla stessa richiesta per le stesse ragioni, si sorride o si tace. Evidentemente, si preferisce il comportarsi esattamente come quelli che un tempo si criticavano, all’insegna di un cambiamento rimandato a data da destinarsi”, conclude Catanzaro.