Giunta Termine, alcune cose da fare per navigare bene

SCIACCA. Slittato all’inizio della prossima settimana il conferimento delle singole deleghe assessoriali ai componenti della giunta del nuovo sindaco Fabio Termine.

All’interno della coalizione che ha portato alla vittoria elettorale di Termine si sta lavorando per distribuire i compiti cercando di farlo al meglio e sono in corso anche discussioni riguardanti le persone che durante la campagna elettorale sono state vicine al progetto e che dovrebbero adesso rendersi disponibili per far parte degli staff che devono aiutare ogni singolo assessore. Quest’ultimo è un aspetto non secondario rispetto alle deleghe e non può fermarsi solo alla propaganda che in campagna elettorale porta spesso i protagonisti ad assumere impegni che vanno oltre le reali possibilità. Tutti riconoscono che bisogna lavorare di gran lena per dare subito un’impronta di efficienza, in questo senso quello che è stato uno dei cavalli di battaglia del sindaco eletto, ovvero lo staff di esperti, o comunque di collaboratori a disposizione di ogni singolo assessorato, deve rientrare tra le cose più importanti da mettere in piedi in questa prima fase di attività amministrativa. Uno staff che deve rimanere sempre operativo. Il rischio che dopo l’entusiasmo iniziale si sciolga è concreto, deve essere bravo il sindaco a tenere alta l’attenzione e l’impegno da parte di tutti.

Il neo sindaco dovrebbe poi immediatamente pensare, se non lo ha già fatto, a rimettere in piedi un servizio di pronto intervento che in questi ultimi anni è mancato, o almeno non è stato presente ed efficiente come dovrebbe essere in ogni Comune che vuole fornire ai cittadini servizi puntuali in termini di riparazioni urgenti delle strade, manutenzione aiuole e gestione verde pubblico o gestione di piccole emergenze. Il personale sarà anche ridotto, ma qualcosa nel sistema fino ad oggi non ha funzionato. Bisogna forse rivedere funzioni direttive e di coordinamento, individuando nell’organico comunale persone (speriamo ce ne siamo ancora tante) che al di là della propria appartenenza politica amino il loro lavoro e tengano al bene della città.

Termine probabilmente avrà pure bisogno di una figura politica e tecnica che faccia da coordinatore del lavoro degli assessori e che gestisca l’equilibrio dei gruppi Mizzica e Pd, due identità che nella prima fase della campagna elettorale si guardavano con sospetto, ma che poi si sono avvicinate raggiungendo l’intesa (politica e umana) che ha portato al successo. E’ indispensabile tenere vivo l’entusiasmo e quella freschezza che in campagna elettorale si toccava con mano.

Dovrebbe inoltre fare incontrare assessori uscenti e nuovi assessori: un passaggio di consegne è d’obbligo. Ogni amministratore uscente dovrebbe consegnare al nuovo arrivato una relazione su progetti e programmazione in corso. A Sciacca non si è mai fatto, è il momento di inaugurare questa buona pratica, non solo perchè l’area politica che ha vinto le elezioni è in parte la stessa di quella uscente, ma per tentare di cancellare quel clima di odio e di divisioni che negli ultimi 30 anni hanno portato la città ad un grave decadimento politico e culturale.

C’è insomma tanto da fare per rendere efficiente la macchina amministrativa, l’impegno e il sacrificio di tutti in questa prima fase sono fondamentali per superare l’inevitabile scoglio dell’inesperienza di molti dei protagonisti, aspetto quest’ultimo su cui gli avversari di Termine continuano ad accendere l’attenzione dei cittadini, anche a campagna elettorale terminata.

Giuseppe Recca